Tunisi - Una domenica di fuoco quella che si è verificata in Tunisia. Nella giornata di ieri uno scontro ha dilaniato il Paese. L'ennesimo messo in atto dai salafiti e che senza dubbio si trascinerà fino all'elezioni politiche, previste per l'estate del 2014.
Ad accedere la furia dei salafiti è stato il rifiuto da parte del ministero dell’Interno al congresso del movimento Ansar al Sharia (partigiani della sharia) in programma ieri a Kairouan. La protesta è nata a Tunisi ma è dilagata anche in altre zone del Paese e, in particolare, a Ettadhamen, alla periferia della città, dove nell'ambito dello contro tra forze dell'ordine e salafiti, un ragazzo di 27 anni ha perso la vita, mentre 15 persone hanno riportato ferite gravi.
Contro i salafiti ha protestatno anche la femen tunisina Amina Tyler, nota per le sue esibizioni a seno nudo. La ragazza, apparsa con i capelli biondi corti, è stata portata via dalla polizia, davanti alla moschea di Okba Ibn Nafaa, dove erano riuniti decine di islamici radicali.
In Tunisia la minaccia fondamentalista dei salafiti aumenta di giorno in giorno, mentre il partito al potere, l’islamista-moderato Ennahda, se da un lato prende le distanze dai radicali dall'altro risulta estremamente debole e fatica ad imporsi. Il rischio è che i salafiti, facendo leva sulla crisi sociale, possano conquistare il potere.
Via: voceditalia.it
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