Da mercoledì 5 marzo a venerdì 4 aprile a Udine
CALENDIDONNA 2014 HA IL VOLTO
DELLE ATTIVISTE DI FEMEN
Il festival torna con un ricco programma
di 16 eventi – tra incontri, conferenze, spettacoli teatrali
e concerti – dedicati al tema della parità di genere
Il movimento di protesta ucraino eletto
a simbolo di questa nuova edizione della rassegna
Sedici appuntamenti, un hashtag e uno sguardo alle donne che hanno saputo affermare la propria indipendenza per dire che “no, la discriminazione di genere non è cosa superata”. Dopo la pausa dello scorso anno nel 2014 Calendidonna torna a esplorare l’universo femminile nel segno di Femen, il movimento di protesta ucraino eletto a simbolo di questa nuova edizione del festival. Da mercoledì 5 marzo a venerdì 4 aprile Udine ospiterà 16 eventi – tra incontri, conferenze, spettacoli teatrali e concerti – dedicati al tema della parità tra i generi. “Calendidonna è uno dei grandi appuntamenti culturali della città e siamo pertanto molto lieti di riproporlo quest’anno – sottolinea il sindaco di Udine, Furio Honsell –. Una manifestazione che attraverso numerosi eventi e iniziative ci porterà a riflettere ancora una volta sulle complesse cause che continuano a ostacolare una reale parità di genere. Con questa nuova edizione abbiamo volute dare però un messaggio di fiducia, garantendo spazio ai tanti casi di donne che hanno saputo andare oltre la discriminazione affermandosi nel lavoro e nella società”.
La rassegna, ideata e realizzata dagli assessorati alla Cultura e al Decentramento e dalla commissione Pari opportunità del Comune di Udine, in collaborazione con il Cec Centro Espressioni Cinematografiche di Udine, il CSS Teatro stabile di innovazione del Fvg e la Civica Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, quest’anno ha il volto provocatorio delle attiviste di Femen. Sulle locandine di questa edizione, infatti, campeggiano le immagini delle donne del movimento di protesta ucraino che da ormai sei anni si batte contro tutte le prevaricazioni di genere e in particolare contro lo sfruttamento e il turismo sessuale. Un’edizione, questa del 2014, che non poteva non avere anche una connotazione “social”, assicurata dall’hashtag “#udineperledonne”, che fa anche da sottotitolo alla manifestazione.
“Già da quest’anno ci siamo posti l’obiettivo di sottolineare le esperienze e i percorsi positivi che in questa società avrebbero bisogno di essere maggiormente incoraggiati ed esaltati – spiega l’assessore alla Cultura, Federico Pirone –. Sentiamo l’esigenza di presentare questo racconto affermativo affinché la pluralità dei generi sia considerata una risorsa e il femminile non diventi il riflesso del maschile ma portatore di autonoma dignità. A cominciare dal tema di quest’anno, l’indipendenza delle donne e il loro coraggio nell’arte, nel processo costituente, nel lavoro, in generale nell’impegno civile. È molto importante inoltre che questa edizione abbia catalizzato l’impegno e la collaborazione di una numerosa comunità di privati, che hanno saputo cogliere l’idea di un progetto strutturato e pluriennale.” Alla realizzazione del festival hanno contribuito numerose associazioni culturali e in particolare Teatro della Sete, SeNonOraQuando, Toscani in Friuli Venezia Giulia, Le donne resistenti, l’Aned, l’associazione Core, Agherose distribuzioni di Udine, il circolo sardi “Montanaru”, il Teatro Club Udine.
Eventi dell’8 marzo. Giornata clou di Calendidonna non poteva che essere sabato 8 marzo, festa della donna, quando il festival proporrà un importante doppio appuntamento. Alle 17 l’oratorio del Cristo ospiterà l’incontro “Calendidonna 2007-2014: tracce di speranza”. Renata Pisu, Vanna Vannuccini e Nabila Zayati, giornaliste e scrittrici già gradite ospiti della rassegna, si confronteranno sull’entità dei cambiamenti verificatisi in anni recenti: un’occasione preziosa per riaprire le quinte sul mondo ed esplorare la storia delle donne. Condurrà l’incontro la giornalista Antonella Lanfrit. La sera, alle 21 al teatro Palamostre, il circolo sardi “Montanaru”, in collaborazione con il Teatro Club Udine, presenterà l’evento “Confini di donna. Incroci al femminile tra Friuli e Sardegna”. Lo spettacolo renderà omaggio al mondo femminile attraverso una doppia esibizione: da un lato Elena Ledda, assoluta protagonista del canto della Sardegna, dall’altro Nicoletta Oscuro, giovane attrice e regista della scena regionale. Nel foyer del Teatro sarà allestita una mostra di prodotti tipici sardi.
Programma. Ad aprire l’edizione 2014 di Calendidonna sarà un appuntamento dedicato a Teresa Mattei, straordinario personaggio della Resistenza e madre dell’articolo 3 della Costituzione, mancata quasi un anno fa all’età di 92 anni. Mercoledì 5 marzo alle 18 la biblioteca civica “V. Joppi” ospiterà la presentazione del libro “La Costituente: storia di Teresa Mattei”, di e con Patrizia Pacini. Lo stesso giorno, alle 20.30, al Visionario è in programma la proiezione del documentario “Pussy Riot. A punk prayer”, di Mike Lerner e Maxim Pozdorovkin. Libri al femminile protagonisti anche giovedì 6 marzo alle 16.30 alla libreria Friuli con la presentazione del volume “Né Dio né la legge, la Cina e il caos armonico”, di e con Renata Pisu. Sempre giovedì 6 alle 16.30 l’oratorio del Cristo, in largo Ospedale vecchio, ospiterà la lezione-spettacolo “Il ruolo della donna nella commedia dell’arte”, a cura della Civica Accademia Nico Pepe.
Il ruolo delle donne nel periodo antifascista e durante la Resistenza sarà il tema al centro della conferenza “Le rose di Ravensbrück”, in programma venerdì 7 marzo alle 18.30 in sala Ajace. L’incontro, prendendo avvio dalla proiezione del video di Ambra Laurenzi sul campo di concentramento di Ravensbrück tratterà, con la storica Anna Di Gianantonio, i temi della deportazione politica femminile, dell’impegno delle donne nell’antifascismo e della specificità della partecipazione femminile alla Resistenza. Mercoledì 11 marzo i riflettori si accenderanno sulle testimonial dell’edizione 2014 di Calendidonna. Alle 18 la sala Corgnali della biblioteca civica “V. Joppi” ospiterà la presentazione del libro “Femen – La nuova rivoluzione femminista”. L’autrice Maria Grazia Turri presenterà il volume dialogando con l’editore Luca Taddio. Grande attesa per un altro importante appuntamento, la cerimonia di intitolazione e l’apertura ufficiale della “Casa delle donne”, in via Pradamano 21. L’evento, in programma venerdì 14 marzo alle 17, inaugurerà anche l’esposizione “La trama dei volti” di Loretta Cappanera e Laura Leita. La Casa delle donne resterà aperta anche nei giorni 15, 17, 18, 20, 21, 22 e 24 marzo, dalle 17 alle 20, per ospitare incontri, spettacoli, iniziative musicali, artistiche, letterarie e cinematografiche.
Il festival proseguirà poi sabato 15 marzo alle 20.30 nella sala polifunzionale di via Veneto a Cussignacco con lo spettacolo teatrale “Ape blu”, a cura dell’associazione culturale Teatro della Sete. Per chi volesse ripercorrere le tappe più importanti dell’immaginario femminile nel mondo del cinema palazzo Giacomelli ospiterà, domenica 16 marzo alle 17.30, la conferenza “Tutto quello che vedete è merito degli spaghetti”. L’ultimo appuntamento con i “libri al femminile” presenterà invece, mercoledì 19 marzo alle 18 nella sala Corgnali della biblioteca Joppi, il volume “L’amore amico e altre storie” di Giuliana Iaschi. Il teatro per le scuole sarà protagonista giovedì 20 marzo alle 10.30 al teatro San Giorgio con lo spettacolo “Lina, Nilde e le altre”, dedicato alle 21 donne che nel dopoguerra entrarono a far parte della Costituente.
Tra gli eventi clou in programma figura poi lo spettacolo teatrale “African Requiem – 20 marzo 1994 appunti di fine giornata”, proposto domenica 23 marzo alle 21 al teatro Palamostre dal Teatro Club Udine. Le attrici Isabella Ragonese e Luisa Cattaneo rievocheranno, sulla partitura drammatica del fiorentino Stefano Massini la figura di Ilaria Alpi, nel ventennale del suo cruento omicidio, perpetrato nel caos della Somalia ex italiana. Le problematiche, le pratiche e le politiche in contrasto alla violenza di genere saranno poi al centro dell’incontro “La voce del lupo”, in programma sabato 29 marzo alle 18 nell’auditorium Zanon. Chiuderà l’edizione 2014 di Calendidonna, venerdì 4 aprile alle 18 in sala Ajace, l’incontro con l’economista e docente Fiorella Kostoris, tra le 20 protagoniste del libro della giornalista Elisabetta Pozzetto “La mia patria è il mondo intero”. Pozzetto dialogherà con la professoressa Kostoris, una delle più autorevoli economiste italiane ma anche una docente che ha spesso affrontato studi e ricerche di genere. Nell’incontro-intervista verranno tra l’altro anche anticipati alcuni temi e risultati dell’attività di monitoraggio di “Pari o dispare”, associazione di cui Kostoris è stata fondatrice e che si propone l’obiettivo dell’effettivo raggiungimento della parità di genere attraverso il lavoro e facendo leva sulla meritocrazia.
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