Mosca (TMNews) - C'erano una volta le spie che arrivavano "Dalla Russia con amore" per soddisfare il bisogno d'avventura di un elegante maschilista come James Bond. Oggi dall'ex spazio sovietico arriva invece un nuovo femminismo, aggressivo e globale, rappresentato dal movimento ucraino Femen e dalla punk band russa delle Pussy Riot. Le bionde attiviste in topless si sono conquistate la fama internazionale con una serie di manifestazioni riprese dalle telecamere di tutto il mondo."Noi - spiega Inna Sherchenko di Femen - non facciamo nulla per dare una dimensione globale al nostro movimento, è solo una cosa che possiamo sognare, ma sta succedendo comunque. Donne dalla Francia, dal Brasile, dall'America, dall'Italia, perfino dalla Tunisia, ci chiamano e ci dicono che vorrebbero avere Femen nel loro Paese".Protesta contro la religione, lotta alla prostituzione, accuse ai leader più machisti, come Putin o Berlusconi. I personaggi oggetto degli strali di Femen sono chiari, mentre forse un po' più confusi sono gli obiettivi. Discorso che vale anche per le Pussy Riot, la band che ha scandalizzato la Russia con la preghiera anti Putin in chiesa e che è salita alla ribalta dei media internazionali dopo l'arresto delle musiciste, voluto in perfetto stile sovietico, dal Cremlino.La sensazione è che a contare sia più la protesta in sé rispetto all'oggetto della protesta, tendenza che si può riscontrare non solo nel neofemminismo, ma anche in movimenti politici ben più vicini a noi."Ogni volta - spiega Valeria Kasamara, docente di Scienza politica a Mosca - questi gruppi scelgono luoghi simbolici, anche all'estero, per le loro proteste. Il segreto della loro popolarità è che vanno contro tutti i valori tradizionali".E le manganellate della polizia, che arrivano sempre puntuali, per ora non scoraggiano le coraggiose e controverse nuove femministe venute dalla Russia. Con più rabbia che amore.(immagini AFP)
Via: larena.it
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