"Vogliamo farlo sentire a casa": le Femen a Parigi accolgono il presidente iraniano Hassan Rohani impiccando (per finta) Sarah Constantin da un ponte.
Di certo non ha ricevuto la medesima accoglienza come quella italiana, il presidente dell'Iran che, prima di ricevere il premier Matteo Renzi, ha potuto passeggiare nei corridoi dei Musei capitolini con accanto scatole di cartongesso contenenti statue nude e seminude. Un modo di protestare contro le condanne a morte e le violazioni dei diritti umani in Iran. In cima al ponte campeggiava uno striscione con scritto: "Welcome Rouhani, executioner of freedom" ("Benvenuto Rouhani, boia della libertà"). Il presidente iraniano, accompagnato da sei ministri, ha sottolineato che il suo Paese necessita di investimenti nel campo dell'energia, dell'agricoltura, del trasporto o aeronautica, ed ha chiesto che si approfitti dell'atmosfera positiva creata dalla sospensione delle sanzioni.
Rohani ha incontrato il presidente francese a Les Invalides, nel complesso napoleonico. All'Eliseo dunque niente pranzo né cena ma solo un'austera riunione pomeridiana anche per evitare nuove polemiche rispetto alla pretesa di Teheran di bandire il vino da tavola a cui Hollande non si è voluto piegare. Inoltre, alle 13:30, è previsto l'inizio di una corteo contro la visita di Rohani del Consiglio nazionale della Resistenza iraniana (Cnri) che attraverserà una parte della rive gauche parigina.
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