Amina sfida i giudici e si presenta in Aula senza il velo – Tg1

Amina

ROMA - Nel giorno in cui la corte d'appello di Tunisi ha deciso di rinviare l'udienza all'11 luglio, Amina Sboui, chiamata a rispondere di condotta immorale, ha nuovamente sfidato i giudici comparendo in aula senza il velo, tradizionalmente indossato dalle detenute in Tunisia.

IL VELO SEFSARI. E' il sefsari, un velo di colore chiaro che avvolge per intero la figura delle donne e che è entrato nella tradizione tunisina da alcuni decenni, dall'epoca in cui esse venivano giudicate quasi esclusivamente per delitti contro la morale e, quindi, per comparire in pubblica da detenute, lo indossavano soprattutto per coprire i capelli. 

"FEMEN". Secondo quanto riferisce il sito Business News, Amina ha chiesto ai suoi difensori se c'é l'obbligo di indossare il sefsari e, avendo avuto una risposta negativa, ha deciso di andare in aula in pantaloni e camicia a quadri, gli stessi che indossava il 19 maggio, quando fu arrestata a Kairouan per avere scritto "Femen" sul muro di un cimitero e perché trovata in possesso di una bomboletta di gas lacrimogeno. Accuse per le quali è stata condannata ad una ammenda di 300 dinari (poco meno di 150 euro), ma non è stata mai scarcerata, perché le è stata contestata la condotta immorale.

venerdì, 05 luglio 2013

Via: tg1.rai.it


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