Al di là dell’ipotesi che siano manipolate da movimenti politici di destra, che è ovviamente misogina perché è come se le donne non potessero agire da sole, les Antigones fanno un certo effetto. Sono in tante, ragazze, giovani donne, belle o brutte, di bianco vestite, faccia d’angelo o cerbiatto, anche se poi vai a vedere cosa c’è sotto ognuna di loro (come ognuno di noi, per fortuna). Sembra un tuffo nel passato, negli anni castigati della Dc, per esempio. Visto che ormai il femminismo coincide, al livello mondiale (con l’eccezione del femminismo moralista italiano), con l’immagine spudorata delle Femen, il gruppo ucraino diventato un colosso dell’attivismo rosa contro lo sfruttamento del corpo femminile. Peccato che per veicolare questo messaggio, le Femen sfruttino lo stesso medium, cioè il corpo.
Fanno bene? Ogni volta che la facca di Putin o Berlusconi, sorridenti, quando ne incrociano una, mi sembra abbia riaperto il Bagaglino, oppure un Drive in internazionale.
Per il gruppo francese Antigones, che si ispirano all’eroina di Sofocle, custode della famiglia, tutto ciò è degradante. E, in un appello rivolto alle cugine dell’est, chiedono di interrompere una campagna che considerano maschiofobica e sfasciafamiglia.
Possibile che per difendere i diritti delle donne, le donne debbano mettersi seni al vento? Come femministe fast-food? E di contro per riaffermare la dignità della donna si deve per forza mettere una gonna lunga da casta vestale greca?
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