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Il film dei fratelli Riahi racconta i moderni e creativi metodi di protesta non violenta. Dall'11 settembre al cinema
Documentario e progetto cross-mediale che combina film, digital e social media in un format ibrido, Everyday Rebellion - L'arte di cambiare il mondo arriverà al cinema l'11 settembre distribuito da Officine Ubu. Il suo obiettivo? Inglobare la varietà e la diversità dei nuovi metodi moderni di protesta non violenta.
Vincitore del Premio del pubblico al Festival di Copenaghen e del Premio del pubblico al Biografilm 2014, alla regia ci sono i fratelli Riahi, iraniani cresciuti in Austria.
Cos'è che ha in comune il movimento Occupy Wall Street con gli Indignados spagnoli o con la Primavera Araba? C'è una connessione tra il movimento democratico iraniano e le lotte siriane? E qual è il collegamento tra le attiviste ucraine in topless di Femen e le proteste contro il governo in Egitto? Le ragioni dietro ai vari sollevamenti in questi paesi possono essere diverse, ma le tattiche creative di non-violenza che essi usano sono strettamente connesse. Ed Everyday Rebellion ce le mostra, celebrando il potere e la ricchezza delle forme creative di protesta non violenta e di disobbedienza civile. Un excursus dei diversi movimenti senza un narratore.
"La rivoluzione classica è sempre stata verticale. Un leader e le sue persone, una struttura dall'alto al basso, diffusione di ideologia e potere guadagnato tramite l'appoggio dei media. Negli eventi attorno alle elezioni in Iran nell'estate del 2009, abbiamo assistito a una rivolta orizzontale", hanno detto i due registi Arash T. Riahi e Arman T. Riahi. "Invece di un leader, centinaia e migliaia di individui che agiscono a proprio nome. Al posto delle armi, portano telefoni cellulari, diffondendo video via youtube e messaggi via twitter. Durante le nostre riprese nel corso degli ultimi 3 anni, ci siamo resi conto di quante connessioni esistano tra i movimenti e gli attivisti nei vari paesi. Tutti i movimenti non-violenti sono in qualche modo connessi, si ispirano e si aiutano l’uno con l’altro in modi diversi. Noi ci siamo focalizzati sui loro metodi, sulle persone dietro di essi, e sulle loro connessioni, per provare che la lotta non violenta è il solo modo di creare cambiamento sostenibile nei sistemi oppressivi".
In questo video in esclusiva un estratto del film.
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