Roma, 23 ott. Irruzione delle attiviste di Femen nell'auditorium di una casa di riposo ad Amburgo, nel nord della Germania, dove era in corso un incontro dei cittadini con il borgomastro Spd Olaf Scholz. Sul petto delle manifestanti era dipinta questa volta la scritta: "Lampedusa is everywhere" ("Lampedusa è dappertutto") e "Stop racism" ("Stop al razzismo").
Poco prima dell'arrivo delle tre Femen a seno scoperto e con il braccio alzato, scrive la "Bild" che riporta la notizia e le foto dell'irruzione, il dibattito del primo cittadino amburghese era stato interrotto da persone che chiedevano spiegazioni sui "profughi di Lampedusa" amburghesi, circa 80 africani che da giugno si trovano nella Chiesa di St.Pauli della città anseatica.
Le guardie del corpo di Scholz, hanno tenuto le tre attiviste lontane dall'esponente socialdemocratico e le hanno allontanate dal palco. Una protesta è stata organizzata anche fuori dall'ospizio "New Living Home", con un centinaio di manifestanti che hanno bloccato un incrocio al grido di: "Nessuno é illegale".
Gli 80 profughi che si trovano ad Amburgo hanno chiesto asilo ad Amburgo. Il senato della città-Stato tedesca tuttavia chiede che le richieste d'asilo siano presentate individualmente. Da una settimana e mezza circa, la polizia ha iniziato a perquisire i presunti immmigrati clandestini in città. Un portavoce del Senato, ha ribadito ieri sera, che Scholz ritiene che gli africani del "gruppo di Lampedusa" vengano trattati come tutti gli altri profughi di Amburgo.
Cuc
Via: ilmondo.it
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