TUNISI - Una fotografia che, come le precedenti, la ritrae a seno nudo e sul quale ha scritto «no a lezioni di morale». È tornata Amina, la liceale tunisina che nelle scorse settimane aveva provocato scalpore pubblicando sulla sua pagina di Facebook delle immagini in topless, così come fanno le attiviste del movimento femminista Femen.
La vicenda di Amina. Dopo essere fuggita dall'abitazione della sua famiglia ed avere fatto perdere le sue tracce, Amina ha fatto la sua inattesa e rumorosa riapparizione mercoledì scorso quando, con un nuovo look (capelli ancora più corti e biondi), ha contestato la manifestazione con cui il Congresso per la Repubblica - uno dei partiti di maggioranza in Tunisia - stava celebrando la Festa del Lavoro nella principale strada della capitale. «Siete dei bugiardi», ha gridato rivolta agli esponenti politici, accusati di «pensare al portafoglio» e non al popolo. Una protesta chiassosa, frenata dalla polizia che, senza ricorrere alla forza, l'ha riaccompagnata oltre le transenne metalliche poste lungo avenue Bourghiba, dove la ragazza è stata accolta da qualche timido applauso, ma, soprattutto, dallo scherno dei presenti.
A seno nudo. Ora la nuova provocazione, con quella scritta sul seno a ribadire che intende portare avanti anche da sola la sua battaglia, che ha raccolto consensi, in Tunisia e fuori, ma anche molte critiche, spesso tracimate negli insulti o peggio nelle minacce venute soprattutto dagli ambienti del fondamentalismo islamico, che contro di lei hanno scatenato soprattutto i social network. È mistero dove ora lei si trovi, così come dove sia stata in queste settimane, dopo essere scappata da casa dicendo che la famiglia le stava facendo il lavaggio del cervello per convincerla a smettere. Amina, in un'intervista fatta proprio al sito di Femen, ha anche detto d'essere stata sequestrata, sotto gli occhi dei suoi amici, da uno zio e da un cugino ed anche di essere stata picchiata per quello che aveva fatto. Una tesi negata dalla madre che, nel denunciarne a sua volta la scomparsa, aveva rivelato che la figlia è da anni sotto terapia psichiatrica, anche per evitare che possa farsi del male. Ma anche quando non ha fatto apparizioni pubbliche, la ragazza non ha smesso di servirsi della rete per spiegare i perchè della sua campagna con cui, dice, vuole difendere il diritto delle donne di disporre del loro corpo come vogliono.
Via: gazzettino.it
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