Le anti-Femen cristiane sbarcano su Facebook

Su Facebook nasce il gruppo Donne cristiane contro le Femen e in pochi giorni dalla sua comparsa, conta più di 5.000 likes, provenienti da ogni parte del mondo. Ma le Femen avrebbero avuto lo stesso eco mediatico se avessero manifestato con una maglietta indosso?

Le anti-Femen cristiane sbarcano su Facebook -M.F.- 14 maggio 2013- Christian Women Against Femen. Donne cristiane contro le Femen. Questo il nome della pagina Facebook che alcune attiviste del gruppo politico polacco Kobiety Dla Narodu e dell’organizzazione ungherese Jobbik, entrambi di area conservatrice, hanno aperto sul noto social network per dire "Io non sto con le Femen". Il gruppo a pochi giorni dalla sua nascita, conta più di 5.000 likes e raccoglie foto e commenti da ragazze di tutto il mondo.

Solo poche settimana fa, erano state le donne islamiche a lanciare Muslim Women Against Femen, un hashtag e un gruppo Facebook contro le attiviste ucraine.

Il minimo comune denominatore che accomuna le ragazze di Women Against Femen è la devozione verso i valori tradizionali, di area cristiana e il forte sdegno verso i metodi di protesta utilizzate dalle Femen.

Femen è un gruppo di protesta ucraino fondato a Kyiv nel 2008; il movimento in sé è diventato famoso in tutto il mondo, per il loro particolare modo di manifestare contro le discriminazioni sociali in generale; le donne che compongono Femen si spogliano, rimanendo in topless e scrivendo sul loro corpo slogan di protesta.

"Combatto per Gesù contro le Femen" recita il cartello di una ragazza francese, mentre una ragazza italiana posta una foto in posa contemplativa con un messaggio: "Preghiamo per le Femen". Una giovane attivista pro-life posa davanti alla scritta: "Sono una donna, sono cristiana, sono per la vita. E sono orgogliosa di esserlo!" E un'altra scrive "Non ho bisogno di essere una Femen per essere una donna". Ancora più radicale il punto di vista di una giovane che, davanti all’obiettivo, mostra due cartelloni: “Chi vi dice che l’emancipazione è libertà? La libertà è la realizzazione e per le donne realizzazione significa casa e famiglia”. Insomma, ecco la risposta cattolica alle "provocatorie" Femen.

Le anti-Femen cristiane sbarcano su Facebook Ognuno ha dei valori in cui crede fermamente, però una riflessione su questo caso e d'obbligo: diciamoci la verità, siamo tartassati quotidianamente da figure di donne avvenenti, provocanti e a seno nudo che pubblicizzano le cose più banali, dalla carta igienica al deodorante per auto, quindi non ci si dovrebbe scandalizzare o non si dovrebbe trovare nulla di indecente nel vedere un gruppo di donne che hanno deciso di usare il proprio corpo per sposare delle cause degne di nota e non per aumentare le vendite di qualche azienda. Chiediamoci se le Femen avrebbero avuto lo stesso eco mediatico se avessero manifestato con una maglietta indosso?