Le donne musulmane criticano Femen

"Non siamo oppresse e non ci sentiamo rappresentate da loro", dal web le musulmane fanno sentire la loro voce.

Il metodo ‘Femen‘ non piace alle donne musulmane. Per questo hanno deciso di rispondere alle manifestazioni a seno nudo delle attiviste con una contromanifestazione.

Mentre davanti alle moschee e alle ambasciate tunisine d’Europa si è svolto il ‘Topless Day Jihad’ per sostenere la tunisina Amina Tyler che adesso rischia il carcere per aver postato le foto di sé stessa nuda con la scritta “il mio corpo mi appartiene”, le musulmane hanno celebrato il ‘Pride Day Muslimah” (il giorno dell’orgoglio delle musulmane).

L’organizzatrice Sofia Ahmed ha scritto su Facebook: “Con questa giornata vogliamo recuperare la nostra voce e far vedere al mondo che ci opponiamo a Femen, e all’uso delle donne musulmane per rafforzare l’imperialismo occidentale”. E lo hanno fatto pubblicando sul web fotografie di sé stesse con in mano cartelli con messaggi come “La nudità non mi libera e non ho bisogno di essere salvata”, o “Femen non può dirmi cosa posso o non posso indossare”.

Intanto, però, il ‘Topless day Jihad’ è stato celebrato a Berlino, Kyiv, Parigi, Bruxelles, Milano dove le femministe di Femen hanno dichiarato “Nessuno può usare la religione o la scusa della santità per abusare delle donne o per opprimerle”, e chiesto la liberazione di Amina.