E’ di oggi l’ennesima e inutile bravata di una sostenitrice del movimento Femen che in occasione della benedizione Urbi et Orbi che il Papa impartisce nel giorno di Natale è riuscita a salire a seno nudo sul presepe esposto all’interno della piazza urlando slogan contro la Chiesa e appropriandosi del bambinello deposto fra le statue di Maria e Giuseppe. Un gesto forte, sacrilego e profondamente irrispettoso di milioni di credenti per i quali oggi è un giorno sacro.
Così come è giusto che non si debbano mai offendere i sentimenti religiosi di qualsiasi persona, anche i cattolici devono vedersi rispettati i loro. Un atteggiamento aggressivo e trasgressivo come quello esibito questa mattina da una giovane signora a seno nudo che si è ispirata al movimento di origine ucraino non serve ad attirare l’attenzione pubblica su problemi come il turismo sessuale, il sessismo e altre discriminazioni sociali nei confronti delle donne.
Solo qualche settimana fa, sempre in Piazza San Pietro, alcune ragazze aderenti al movimento Femen, avevano simulato un atto sessuale “contro natura” usando dei crocifissi.
La violenza del linguaggio e dei gesti in siffatte forme e perpetrata nei confronti della Chiesa Cattolica, non solo offende i sentimenti religiosi dei fedeli, ma addirittura sortisce l’effetto opposto a quello desiderato dalle Femen per affermare le presunte “ragioni” della protesta, a meno che le motivazioni non siano da ricercarsi nella semplice e gratuita pubblicità finalizzata a un obiettivo non ancora ben identificato.
Antonio Curci
Via: metropolinotizie.it
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