ROMA - Quello che non era riuscito nel novembre 2011 è stato realizzato ora: le femministe di «Femen» si sono spogliate in piazza san Pietro durante l'Angelus del Papa e sono rimaste a seno nudo, al grido di «Omofobo, taci!» rivolto a Benedetto XVI. La loro performance è stata poi bloccata dalle forze dell'ordine che le hanno coperte e portate via, tra sorrisi e sguardi corrucciati dei fedeli. Le ragazze - due ucraine e due francesi di 23 e 25 anni - sono state identificate per un'eventuale denuncia. Potrebbero dover rispondere dei reati di manifestazione non autorizzata e atti osceni in luogo pubblico.
Le sexy-attiviste di Femen - l'organizzazione diventata famosa a livello internazionale per le manifestazioni in topless a favore dei diritti delle donne - avevano già provato a spogliarsi durante l'Angelus del Papa il 6 novembre 2011, ma erano state fermate prima di arrivare a piazza san Pietro. Solo una di loro era riuscita nell'intento, denudandosi solo parzialmente prima di essere fermata dalla polizia. Il giorno prima, inoltre, le attiviste erano entrate in azione durante una manifestazione del Pd, presentandosi in piazza San Giovanni con dei cartelli di protesta contro Silvio Berlusconi e praticamente nude, dipinte dalla testa ai piedi una di verde, l'altra di bianco e la terza di rosso.
Oggi le ragazze - cinque o sei - sono invece riuscite ad arrivare nell'area della Basilica e, mescolate ai fedeli durante l'Angelus, si sono scoperte la parte superiore del corpo: sul dorso avevano dipinto una scritta in inglese a favore dei diritti dei gay, «In gay we trust», slogan che fa il verso a «In God we trust», mentre su seno e pancia compariva la scritta «Shut up!». Un'esortazione che le ragazze in topless hanno rivolto al Papa, che hanno definito «omofobo». Carabinieri e polizia sono subito accorsi e hanno portato via le giovani dopo aver cercato di coprirle. La manifestazione è stata condannata dall'Associazione cristiana degli ucraini in Italia, che l'ha definita uno «spettacolo volgare» che «offende i sentimenti di milioni di cattolici e cristiani».
Il provocatorio spogliarello coincide con la manifestazione in Francia contro l'intenzione del governo di legalizzare i matrimoni e le adozioni per le coppie omosessuali. Il gruppo Femen negli ultimi anni è stato protagonista di numerose proteste in topless in Russia, Ucraina e a Londra. Fondato a Kyiv nel 2008, il movimento si propone, facendo leva sulla provocazione, di denunciare fenomeni come il turismo sessuale e le discriminazioni contro le donne. Formato soprattutto da studentesse universitarie, conta circa 300 attiviste e la loro leader si chiama Inna Shevchenko.
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