Due attiviste di un movimento di estrema sinistra chiamato Collettivo Anonimo, vestite da poliziotte, hanno parzialmente distrutto il grande presepe situato nella Gran Place di Bruxelles, capitale del Belgio. Le due donne, davanti ad una folla di testimoni, hanno preso di peso e gettato fuori dal presepe la statua di Gesù Bambino insieme alla mangiatoia ed hanno mimato colpi di manganello alle immagini di san Giuseppe e della Madonna, creando sconquasso nella rappresentazione della Natività montata nella principale piazza della capitale belga solo negli scorsi giorni. Subito dopo la loro azione dimostrativa, le due donne hanno issato sul presepe uno striscione con la scritta “al diavolo i poveri!”. Fermate dalla polizia (quella vera) le attiviste hanno detto di aver compiuto un gesto tanto clamoroso per protestare contro la politica economica del governo in carica, che, secondo loro, starebbe creando squilibri sociali.
“Abbiamo procedute all’espulsione di una famiglia di ente povera, probabilmente rifugiati illegali, che con insolenza erano venuti ad occupare lo spazio della nostra cara Grande Place. – ha dichiarato sarcasticamente una delle attiviste. – Con questo gesto intendiamo apportare il nostro sostegno al governo Michel ed alle nuove misure in atto, affinchè i veri responsabili della crisi siano, infine, perseguiti.” Nelle ore successive al blitz, personale del Comune di Bruxelles, insieme a rappresentanti delle forze dell’ordine, ha rimesso a posto il presepe.
Appena un anno e mezzo fa la comunità cattolica belga venne scossa da un attacco senza precedenti di attiviste delle Femen, il movimento di donne che, a seno scoperto, contestano la Chiesa ed altre istituzioni, ai danni dell’arcivescovo di Bruxelles, monsignor Andrè-Joseph Leonard. Mentre l’alto prelato stava tenendo una lezione all’università, alcune ragazze, urlando come scalmanate, gli si sono avventate contro urlando slogan contro la Chiesa e l’omofobia, per poi versargli addosso il contenuto di alcune bottigliette d’acqua. Monsignor Leonard non si è minimamente scomposto: ha abbassato la testa, ha congiunto le mani e si è messo a pregare, dando di sé una immagine di grande dignità, mentre il servizio d’ordine allontanava le Femen.
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