Con le loro proteste eclatanti a seno nudo contro i potenti della Terra sono diventate il gruppo femminista più famoso del Vecchio Continente, ma pochi sanno che le Femen possono vantare tra le loro fila anche attiviste italiane. Una di loro si chiama Marianna Piras, cognome che tradisce origini sarde, la cui storia è stata raccontata dal sito Cagliari Pad attraverso un’intervista alla diretta interessata, la quale si dice pronta a tutto, anche a rischiare l’arresto, per difendere i diritti delle donne. E quando si parla di Femen, gli arresti sono tutt’altro che infrequenti.
Spiega Marianna nell’intervista: ‘Il femminismo degli anni ’70 un femminismo che ha portato ad una serie di lotte e di conquiste, ad esempio il nuovo diritto di famiglia, la legge sull’aborto, il divorzio. Adesso non sono più sufficienti. Noi chiediamo, in una società che si fonda sull’immagine, sulla mercificazione della donna, una nuova visione femminile che non comprenda più la visione della donna oggetto, come se le battaglie degli anni ’70 non ci fossero state‘. Marianna rivendica anche la discussa scelta di mostrarsi a seno nudo durante le azioni di protesta, ‘una scelta provocatoria, irriverente, che ci mette di fatto sulla bocca di tutti. È quello che vogliamo, che la gente inizi a parlare di noi e che si concentri su quello che noi scriviamo sul seno‘.
Marianna appare molto battagliera, e si dice pronta alle manette, benché insieme alle altre attiviste stia studiando legalmente come evitare possibili arresti per le prossime campagne di protesta, in primis quella contro il femminicidio che in Italia ha raggiunto numeri preoccupanti. Le Femen sono nate nel 2008 in Ucraina, e da allora hanno diffuso il loro Verbo in ogni città d’Europa con manifestazioni anche eclatanti, puntando il dito su temi come il maschilismo, il turismo sessuale, e le discriminazioni di ogni tipo. In Italia hanno avuto eco mediatica due proteste, una contro Silvio Berlusconi mentre si recava al seggio elettorale lo scorso febbraio, e un’altra in Vaticano il mese successivo, durante il Conclave. Marianna, si congeda parlando anche della sua terra natia: ‘Si dice che storicamente la Sardegna sia una terra matriarcale. In effetti il concetto di donna in Sardegna è estremamente ampio, è un concetto che merita di essere molto approfondito. In una delle forme storiche più tipiche del governo sardo, una delle giudicesse più famose è stata Eleonora, cui si è ispirata anche Caterina di Russia. Adesso però la Sardegna vive il disagio che c’è un po’ in tutta Italia a causa della crisi. Se deve lavorare uno quello stipendio è dell’uomo: chiaramente la donna è in una condizione di sudditanza‘.
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