Nuova Marianne per il francobollo francese, ispirata dai tratti di una Femen, Inna Shevchenko una giovane ucraina rifugiata in Francia.
Marianne cambia faccia
Marianne figura allegorica della Repubblica Francese, che con il suo berretto frigio incarna i valori repubblicani di “Libertà, Fraternità, Uguaglianza», cambia effigie sul francobollo.
Dalla Marianne di Delacroix, la “Libertà che guida il popolo” sotto i tratti di una giovane che agita il tricolore francese, il petto nudo al vento, a una nuova Marianne che del suo petto nudo fa una bandiera, quella delle Femen.
Finiti i tempi di attrici e cantanti, alcune anche anticonformiste ed emancipate, dalla BB nazionale, la Brigitte che aveva prestato il suo volto, cedendo il posto a Michelle Morgane, poi Mireille Mathieu, per tornare a una icona del cinema francese la bionda e algida Catherine Deneuve, alla mannequin, poi, Ines de la Fressange, e nuovo ritorno al cinema con Laetitia Casta e Sophie Marceau.
L’ora è giunta per un cambiamento, sotto una presidenza in cui la parola d’ordine “Il cambiamento è ora” ecco arrivare una nuova Marianne, straniera per una maggior apertura sul mondo? alla diversità?
Inna la Nuova Marianne
La nuova Marianne del quadratino postale, svelata domenica 14 luglio dal Presidente Hollande, in occasione delle celebrazioni della festa nazionale francese é frutto dell’opera di David Kawena e d’Olivier Ciappa,. Questi gli artisti che la hanno disegnata, la scelta però tra altre Marianne, affidata a un gruppo di studenti liceali della classe di seconde(15/16enni), secondo il desiderio del presidente Hollande.
I giovani ben al corrente di chi si celasse sotto i tratti della nuova Marianne Femen, la hanno scelta per preferenza grafica ma anche per i valori del fotografo Ciappa, in prima linea per il matrimonio gay. Lo ha affermato con grande soddisfazione lo stesso Ciappa.
Liberté Fraternité Femen! La gioia di Inna Shevchenko, la giovane ucraina 23enne che aveva tranciato con una motosega una croce ortodossa per protestare contro la condanna delle Pussy Riot, non si è fatta attendere.
Dai primi di luglio ha ottenuto lo statuto di rifugiata in Francia e ora con la sua immagine, formato francobollo, da oggi in vendita in tutti gli uffici postali, ha inviato via Twitter messaggi cinguettanti, che poco hanno della grazia dell’usignolo: « Maintenant tous les homophobes, extrémistes, fascistes vont devoir me lécher le cul lorsqu’ils voudront envoyer une lettre »…
Vale la pena di ricordarle che la maggior parte dei francobolli sono oramai auto collanti, e non ci sarà bisogno di leccarle nulla? O meglio lasciarla nella soddisfazione della sua provocazione?
Qualcuno dovrebbe forse dirle che il buon gusto non passa mai di moda e che le battute di cui il mondo è inflazionato sono veramente venute a noia.
Il petto al vento della Marianne di Delacroix rimarrà inalterato, ammirato e ricordato nel tempo, quello delle Femen avrà lo stesso destino?
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