Rabat, 20 giu. (AdnKronos/Aki) – Due uomini marocchini sono stati condannati a quattro mesi di carcere per essersi baciati in pubblico a Rabat. Lo riportano i media locali, spiegando che i due, il 38enne Lahcen e il 25enne Mohsine, sono stati condannati per “offesa al pubblico pudore” e “atti innaturali con persone dello stesso sesso” e dovranno anche versare una multa di 500 dirham (circa 52 dollari) a testa.
L’omosessualità è punita in Marocco con la detenzione fino a tre anni. La legge in materia, conosciuta come Articolo 489, è stata il bersaglio di diverse proteste, tra le quali una recente manifestazione in topless del gruppo femminista Femen, di fronte alla celebre Torre di Hassan a Rabat. Alcune delle manifestanti mostravano sul petto la scritta ‘In gay we trust’.
I due uomini processati sono stati condannati proprio per essersi baciati sotto la torre lo scorso 5 giugno, in segno di solidarietà con due attiviste francesi di Femen arrestate e rimpatriate dopo la loro protesta, che ha spinto circa 1.500 persone a manifestare contro di loro di fronte all’ambasciata francese.
Ma è stata poi la vicenda di Lahcen e Mohsine a scatenare la più grande indignazione, con una vera e propria campagna lanciata contro di loro da molti media. Sulla questione è in corso un grande dibattito nel paese e la scorsa settimana il settimanale Maroc Hebdo è uscito con una copertina raffigurante due uomini in atteggiamenti intimi e la scritta: “Dovremmo bruciare i gay?”.
Maroc Hebdo ha poi deciso di ritirare la rivista, a causa dell’acceso dibattito che aveva scatenato, spiegando che non si trattava di un gesto omofobico, ma di una provocazione. Un’altra rivista in lingua francese, Tel Quel, è poi uscita in edicola con un editoriale che si schierava a favore della depenalizzazione dell’omosessualità. “L’amore consensuale tra due adulti – scriveva Tel Quel – non è un crimine”.
Via: arezzoweb.it
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