Le Femen colpiscono ancora, stavolta sfruttando l’attenzione mediatica suscitata dai Giochi di Londra.
Una piccola delegazione del gruppo feminnista ucraino – fondato a Kyiv nel 2008 e divenuto famoso su scala internazionale per la pratica di manifestare in topless e tacchi alti contro il turismo sessuale, il sessismo e altre discriminazioni sociali – ha infatti inscenato una protesta davanti al Municipio di Londra contro i regimi islamici che partecipano ai Giochi Olimpici e applicano la Sharia, la legge islamica.
Ricordiamo che la Sharia, secondo gli ʿulamāʾ, consentirebbe la pena di morte in quattro casi: omicidio ingiusto di un musulmano, adulterio, bestemmia contro Allah (da parte di persone di qualunque fede) e apostasia. Ciò nonostante viene invocata regolarmente per giustificare i casi di condanna a morte per omosessualità in stati come l’Iran, la Nigeria o l’Arabia Saudita.
L’obiettivo principale del movimento Femen è di ‘smuovere le donne in Ucraina, rendendole socialmente attive; di organizzare entro il 2017 una rivoluzione femminista’.
Femen giustifica i suoi metodi provocatori affermando che ‘è l’unico modo per essere ascoltati. Se avessimo manifestato con il solo ausilio di cartelloni le nostre richieste non sarebbero state nemmeno notate.’
L’organizzazione pianifica di diventare il più grande ed il più influente movimento femminista in Europa.
Fonti: Sky.it, wikipedia.org
Via: chedonna.it
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