Parigi, Femen apre campo di addestramento

la fondatrice: è necessario un addestramento fisico e psicologico

Parigi, Femen apre campo di addestramento

La attiviste in Francia hanno inaugurato un centro per sapere come protestare nude. Presto altre sedi internazionali

Essere una militante di Femen non è semplice. Anzi, «c'è bisogno di un addestramento fisico e psicologico». Ed è per questo che Inna Shevchenko, fondatrice del gruppo ucraino noto per le incursioni a seno scoperto, è a Parigi. Lì, nel 18simo arrondissement, è stata aperta una nuova sede, il primo «campo di addestramento internazionale». L'obbietivo è creare «nuovi soldati femministi» per una lotta «globale» contro le discriminazioni.


Femen contro la discriminazione femminile


Femen contro la discriminazione femminile
   


Femen contro la discriminazione femminile
   


Femen contro la discriminazione femminile
   


Femen contro la discriminazione femminile
   


Femen contro la discriminazione femminile

«LA NOSTRA E' UNA PROVOCAZIONE» - Così tra i piani c'è quello di espandersi. Dopo la Francia, si pensa a New York, Montreal e San Paolo. E in un'intervista al Guardian, Shevchenko spiega che «ci spogliamo perché le persona possano vedere che non abbiamo armi. Il nostro corpo lo è. È una provocazione forte nei confronti degli uomini. Ed è l'unico modo per avere la loro attenzione». Non è facile. «Ci confrontiamo con i nostri nemici a volto scoperto. Li guardiamo negli occhi e per farlo bisogna essere ben preparate».

A PARIGI - Ma quello di essere nudi, dice, non è una contraddizione. Perchè «vuol dire essere libere. Una riappropriazione del corpo». Anche se «è molto difficile essere nudi in una piazza. Ma è un prezzo da pagare, perché questa lotta lo è». Il gruppo, fondato in Ucraina nel 2008, vuole combattere il sessismo e le discriminazioni. L'invito a Parigi è arrivato da un collettivo femminista. Inna rimarrà in Francia per preparare «psicologicamente e fisicamente» tutte le donne che vorranno partecipare. Ma su una cosa mette in guardia: «Bisogna saper provocare. Ed è per questo che è necessario essere in forma, perché quando si protesta può essere che bisogna scappare, saltare sulle auto. E fronteggiare la polizia». Tutte avvisate. Essere una militante di Femen non è semplice.

Benedetta Argentieri
23 settembre 2012 | 17:46© RIPRODUZIONE RISERVATA


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Via: corriere.it


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