Questa di Femen non è stata l'unica protesta organizzata a Parigi in occasione della visita di Rohani, la prima di un capo di Stato iraniano in Francia dopo 17 anni. Mentre il presidente iraniano riceveva gli omaggi militari al complesso degli Invalides, il complesso napoleonico nel cuore di Parigi, poco distante - nei pressi della Tour Eiffel - le attiviste simulavano un'impiccagione con tanto di bandiera iraniana dipinta sul corpo.
Di certo non ha ricevuto la medesima accoglienza come quella italiana, il presidente dell'Iran che, prima di ricevere il premier Matteo Renzi, ha potuto passeggiare nei corridoi dei Musei capitolini con accanto scatole di cartongesso contenenti statue nude e seminude. Si è trattato di una manifestazione regolare, con la polizia che pattugliava il fiume su di un gommone. L'attivista 'impiccata', Sarah Constantin, ha chiesto al presidente Francois Hollande di affrontare il tema dei diritti umani e delle impiccagioni (soprattutto di prigionieri politici) durante l'incontro con Rohani.
Clamore a parte, l'obiettivo delle Femen a Parigi era sottolineare (urlando) in mondo visione la denuncia contenuta nell'ultimo rapporto di Amnesty International, dove l'Iran è secondo solo alla Cina in quanto a condanne a morte.
Nell'attesa di notizie in merito, all'Eliseo i presidenti hanno brindato con l'acqua minerale nella riunione pomeridiana.
Teheran sulla presenza del vino a tavola.
Via: abruzzo.tv
Short link: Copy - http://whoel.se/~CIwUV$6R2