Si dice che la crisi economica faccia calare il desiderio sessuale e che l’unico modo per “alzare i bilanci” sia l’utilizzo della pillola blu. Non ha risentito di crisi, non ha perso la libido Rocco Siffredi, il più importante attore porno in Italia: “Non seguite troppo la televisione” tuona lui per evitare di lasciarsi influenzare dal clima terroristico evidenziato dai media. Dichiarandosi contro il porno su Internet perchè accessibile a tutti (anche ai più piccoli, ndr) e soprattutto perchè non fatto da professionisti, ribadisce che il suo è un lavoro serio, fatto invece da attori professionisti. Non da gente improvvisata. Rocco Siffredi ha capito infatti che per funzionare a letto bisogna capire la donna e soddisfarla: con l’immagine della donna davanti annulla tutto, annienta anche la crisi. E così interviene Jonathan Kashanian, ex concorrente del Grande Fratello, che dà lezione di “arte” accusando anche la Chiesa di aver censurato per anni le nudità artistiche. Rocco Siffredi, che non si scompone, al settimanale “Chi” di Alfonso Signorini ha dichiarato: “Elisabetta Canalis mi disse che ero il suo tipo. Manuela Arcuri mi chiede sempre quando ci vediamo e dice che mi trova molto simpatico e io la trovo estremamente ‘simpatica’. Natalia Estrada in un arco ha scritto ‘sono la più grande fan di Rocco’. Martina Colombari ha detto che suo marito è meglio di me. Lo stesso la Seredova. E poi – diciamocelo francamente – per una donna innamorata il proprio fidanzato è sempre il migliore”. Sua moglie è gelosa, ma solo fuori dal set. Rocco diventa un metro di giudizio. E così Chiambretti ne approfitta per parlare della prostituzione in Ucraina – che vive un momento piuttosto delicato – e delle proteste delle donne nude “solo per protesta”. In studio le ragazze arrestate in Svizzera.
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Le Femen al Chiambretti Sunday Show: “La cosa più importante è stata la reazione della gente. E’ importante sollecitare l’opinione pubblica. Non protestiamo vestite ma spogliate. Siamo certe che ci ricorderanno per le nostre tette. Noi viviamo in una società patriarcale dove le donne non sono libere di mostrarsi come credono”. Un nuovo femminismo che nasce nel 2008 come movimento contro la prostituzione in Ucraina che inizia a far tremare i potenti. Contro la povertà, il maschilismo, la finanza, mettendo a nudo la politica mondiale. Le Femen si sono spogliate anche al Vaticano: “Sono d’accordo con loro. Ho solo paura che diano il messaggio contrario. Sono talmente belle che possono incentivare la prostituzione in Ucraina. Al turismo sessuale interessano soltanto le belle ragazze”. In studio anche le femministe italiane che si definiscono “meno scenografiche delle Femen”. Esprimono indignazione per la decisione made in Italy di non obbligare al carcere i condannati per stupro di gruppo. I cattolici si schierano ovviamente contro il porno e contro il sesso fuori dal matrimonio.
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