Amina Sboui lascia Femen, accusando il gruppo femminista di essere islamofobo e di avere finanziamenti non trasparenti. Amina se l'è presa in particolare per una frase, "Amina Akbar, Femen Akbar" gridata dalle attiviste sotto l'ambasciata di Tunisia in Francia, ma anche alle bandiere Tawhid bruciate davanti alla moschea di Parigi. "Bisogna rispettare la religione di tutti", dice adesso Amina, che ha riscoperto uno scorcio di moderazione. Secondo la ragazza anarchica c'è da chiarire anche le fonti di finanziamento del gruppo: "E se fosse Israele a finanziare l'organizzazione? Voglio sapere". Ecco, accusa le altre di islamofobia ma rischia di cadere dalla padella nella brace. C'è sempre Israele dietro tutto quello che succede nel mondo...
Via: loccidentale.it
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