Settimana della moda a Parigi: Femen, pugni e moda

Abiti colorati, modelle impassibili e rivolta delle attiviste ucraine

Gli appuntamenti con le sfilate della moda per per le collezioni 2013-2014 sono ormai quasi giunte al termine. Il sipario calerà infatti, sulle passerelle mondiali mercoledì 2 ottobre, quando sarà terminato anche l’ultimo dei Big Four della capitale francese. I colori degli abiti che hanno dipinto la maggior parte del catwalk parigino per la primavera/estate 2014, sono stati il bianco, il blu, il nero, il giallo e l’azzurro. E le fantasie animalier, che sembrano riproporsi in un gran ritorno, con la sfilata di Jean Paul Gaultier. L’arancio e il lilla, grandi protagonisti del nuovo anno, sono stati invece i baluardi di marchi come Genny.

Ma in passerella non si sono viste solo longilinee donne, vestite di tutto punto. Durante la sfilata di Nina Ricci, infatti, hanno fatto il loro ingresso irruento anche due attiviste ucraine di Femen, immancabilmente in topless. Se pensavate che dopo aver conquistato i riflettori della Mostra del Cinema di Venezia qualche settimana fa, non si sarebbero fatte immortalare ancora per un po’, beh vi sbagliavate. Questa volta però, oltre ai flash dei fotografi, pronti come cecchini per riprendere la scena, si sono beccate anche una prova di forza della modella numero 19, Hollie-May Saker, che si è dimostrata molto offesa per la spiacevole interruzione della sua camminata. Dimostrando il proprio disappunto non solo a parole.

Anzi, questa volta le parole sono forse state solo delle due Femen, che hanno esibito scritte sul petto come “moda dittatrice” e “modella non andare al bordello“. C’è mancato poco però, che non fossero loro a finire in ospedale. Stavolta infatti, il seppur rapido intervento della sicurezza che ha provveduto a trascinarle via di peso dal walkway, non è stato sufficiente per salvarle dalla reazione spontanea della 18enne modella di Liverpool che promette di diventare la nuova Kate Moss. Entrambe le Femen hanno fatto il loro ingresso dal backstage, avanzando rapidamente sulla passerella, nonostante le modelle sfilanti, e una delle due femministe ha afferrato il braccio della malcapitata Saker, portandolo in alto in segno di inneggiamento alla loro causa. La giovane indossatrice però, impassibile nell’espressione del volto, ha cercato di divincolarsi e le ha sferrato, “senza davvero volerlo”, un pugno sul naso, continuando poi a sfilare come da copione.

Ma al Daily May che l’ha intervistata ha ammesso a mente fredda, che del gesto non si è affatto rammaricata, anzi:
Ripensandoci però vorrei averle buttate entrambe giù dal palco, perché hanno rovinato il mio show preferito. Ero così arrabbiata, ma sapevo di dover mantenere la mia professionalità ed ho continuato a camminare, un po’ sfacciata. Non contenta, la modella inglese non ha perso altro tempo per twittare un messaggio che ha immediatamente riscontrato l’assenso delle sue fans “Feeeeeeuuuumin that b_________ ruined my walk and had her saggy ______ in my face” (traduzione eufemica: Feeeeeeuuumin che “donnacce” hanno rovinato la mia passerella e quella mi ha anche messo il suo “ceduto decolletè” in faccia).

Sicuramente non sarà la prima modella dai modi non graziosi, quando le si pestano i piedi. Basta ricordare la Venere nera della moda, Naomi Campbell, famosa oltre che per la sua bellezza, anche per l’ira funesta che ha a volte sfogato contro colleghe o sue dipendenti.
Prima che sia troppo tardi, qualcuno avverta le sarte di Burberry, prossimo marchio per il quale sfilerà, che la Saker malgrado l’aspetto etereo e delizioso, se provocata, non è poi così dolce come la torta che porta il suo stesso nome.

Sono nata nel 1991 a Napoli, città che mi ha cresciuto e allevato, e dove attualmente studio alla facoltà di Lettere e Filosofia con la speranza, folle e ardita, di poter rispondere un giorno, alla domanda "Che mestiere fai?", con un secco: " Giornalista corrispondente dall'estero!". Mi piace pasticciare in cucina con dolci e zuccheri vari, adoro i ritmi musicali latini,il profumo del pane appena sfornato, i colori vivaci, e detesto le persone e le situazioni che generano dubbi con scarso potenziale di solvibilità.

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Via: bloglive.it


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