Yulia «non parlava di donne, non proteggeva le donne»

Un anno fa siamo andati a Kyiv per incontrare
le
Femen
, un movimento nato per combattere la
discriminazione e lo sfruttamento delle donne in Ucraina, dalla
famiglia alla politica: patriarcalismo, turismo sessuale,
esclusione da incarichi pubblici di rilievo.

Per farsi notare le Femen hanno utilizzato, fin dal loro esordio
sulla scena pubblica, l'escamotage del seno scoperto, una trovata
efficace che nel volgere di pochi anni ha guadagnato al movimento
femminista una sorprendente popolarità internazionale e anche un
certo rispetto nella tradizionalista società ucraina.

Yulia Timoshenko, prima donna premier nella
storia d'Ucraina, leader della cosiddetta "rivoluzione arancione"
che portò al riconteggio dei voti delle elezioni truccate del 2004,
agli occhi di un italiano aveva le carte in regola per essere un
punto di riferimento per le giovanissime Femen.

Perciò a Inna Shevchenko, età 21 anni, una
delle tre leader delle Femen insieme alla fondatrice Anna Hutsol e
a Oleksandra "Sasha" Shevchenko, chiedo: «Che cosa pensi di Yulia
Timoshenko?», confidando almeno in una replica articolata, in una
riflessione su una donna che bene o male ha dominato la scena
politica ucraina dal 2005 al 2010.

La risposta: «E' il tipo di donna che in politica si comporta
come un uomo. Lei non parlava di donne, non proteggeva le donne.
Non posso descriverla come una donna in politica».

Un'antipatia che l'arresto di Yulia ha
mitigato. In tutto il mondo l'arresto della leader arancione è
stato visto come un passo indietro nella democraticizzazione
dell'Ucraina, fino al punto che anche Putin si è speso per la sua
liberazione. E anche per le Femen la lotta contro Viktor
Yanukovich
, l'oligarca che ha fatto incarcerare Tymoshenko
e rischia di trasformare il paese in un regime, è diventata una
priorità. Al di là delle simpatie. Così le Femen si sono lanciate
in azioni per la scarcerazione di Yulia Tymoshenko, come questa
estate, quando sono salite su un furgone in topless per una delle
loro celebri performance d'attivismo politico a seno scoperto.

E questo ottobre, in occasione del processo all'ex premier,
Femen ha manifestato ancora una volta al grido di "Switch on your
mind", accendete la vostra mente.

Via: gqitalia.it


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The mission of the "FEMEN" movement is to create the most favourable conditions for the young women to join up into a social group with the general idea of the mutual support and social responsibility, helping to reveal the talents of each member of the movement.

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