Religione e aborto: a Genova la leader delle Femen
Intervista a Inna Shevchenko, ucraina e leader del movimento femminista Femen
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Genova - Freedom, equality, secularism. Ultimo appuntamento a Palazzo Ducale per festeggiare i 20 anni della rivista “Marea, Il trimestrale femminista”, nata nel 1994 a Genova.
Ospiti, in occasione dell'ultimo seminario pubblico in programma, anche Maryam Namazie, iraniana fondatrice di One law for all, Nadia El Fani regista tunisina, Marieme Helie Lucas, sociologa algerina fondatrice della rete Wluml, e Inna Shevchenko, ucraina e leader delle Femen.
«Bisogna prevenire questo atteggiamento che non accetta la critica alla religione - ha spiegato al Secolo XIX la Shevcenko - Penso che si debba essere liberi di ridere su questi argomenti e di analizzarli. In particolare mi interessa sottolineare quali sono le conseguenze di questo atteggiamento che non accetta la critica dal punto di vista delle donne».
Volgendo lo sguardo all'Italia, la leader del movimento Femen non nasconde la propria rabbia: «Dobbiamo partire dal fatto che c'è un ambiente particolarmente ostile nel vostro paese a causa del Vaticano, una delle roccaforti della cultura patriarcale. Questo si manifesta in molteplici situazioni, come nel violento attacco nei confronti del diritto all'aborto, ma anche rispetto alla discussione recente sui fatti di Charlie Hedbo, quando il Papa ha affermato che una critica alla religione rende lecita una reazione violenta. Bisogna cercare di togliere il potere politico alla Chiesa, noi Femen siamo per una società assolutamente secolarista in cui ci sia una separazione tra la chiesa e le istituzioni».
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Via: ilsecoloxix.it
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