Nessuna provincia per il Front National di Marine Le Pen (che invece ci sperava). Vittoria schiacciante dell’Ump di Nicolas Sarkozy (che ormai governa quasi settanta delle 101 province francesi). Una disfatta annunciata per i socialisti (ma il premier Manuel Valls non si dimette e dice di continuare « sulla strada delle riforme »). Così si è chiuso il secondo round delle elezioni provinciali francesi, oggi al secondo turno, a colpi di ballottaggi in tutto il paese.
Bene il Front National ma non benissimo
Al primo turno di queste consultazioni amministrative, la domenica scorsa, il partito di estrema destra aveva conquistato il 25,1% dei voti, piazzandosi al secondo posto, dopo l’Ump, la formazione conservatrice, di tradizione neogollista, quella di Sarkozy. E poi, come ricordato stasera dai vertici del partito, nei numerosi collegi dove l’Fn è andato oggi al ballottaggio contro la sinistra o l’Ump, il partito della Le Pen ha conquistato in media il 40% dei consensi, non sufficienti a vincere, ma una quota comunque alta. Altro elemento positivo per il Front : in certi casi ha vinto eccome, sia al primo che al secondo turno, e oggi può contare su una trentina di consiglieri in tutta la Francia contro uno soltanto in precedenza. Ma su un punto la Le Pen non l’ha spuntata, nonostante gli annunci tronfalistici a ripetizione degli ultimi mesi in questo senso: il suo partito non gestirà nessuno dei “départments”, le province francesi.
Ump, Sarko ha messo il turbo
Secondo le ultime stime della serata l’Ump controllerà fra i 65 e i 68 dipartimenti. La situazione politica è stata in questo senso ribaltata, se si considera che finora erano i socialisti ad amministrarne 61 su un totale di 101. La vittoria dell’Ump è dovuta in parte all’accordo che il partito, già al primo turno, aveva concluso con le piccole formazioni politiche del centro, Udi e Modem. Ma da più parti si invoca anche un “effetto Sarkozy “, che dall’autunno 2014 ha preso in mano le redini del suo partito. L’ex presidente appare ora in pole position per le primarie che l’anno prossimo designeranno il candidato Ump alle presidenziali del 2017. Oggi il partito di destra e i suoi alleati sono riusciti a vincere in alcune province simbolo della gauche, come il Nord, da sempre socialista, e l’Allier, che era governato addirittura dai comunisti.
Tracollo dei socialisti ma Valls resta al suo posto
I socialisti (che, a differenza dell’Ump, non sono riusciti a trovare un accordo con gli altri partiti della sinistra fin dal primo turno) si devono accontentare della gestione di un numero di province compreso tra 32 e 35. In alcuni casi il dato definitivo sul colore della nuova gestione si conoscerà solo giovedì prossimo, quando si riuniranno per la prima volta i nuovi consigli provinciali per eleggerene i presidenti. Comunque, è già chiaro oggi che è stata una disfatta. È dato ormai per scontato un rimpasto governativo i prossimi giorni, anche se Valls resterà al suo posto. L’obiettivo, comunque, di Hollande e del primo ministro è coinvolgere nell’esecutivo esponenti dell’ala di sinistra del Ps o di altri partiti della sinistra, come i verdi, così da allargare i consensi per un govErno, che, altrimenti, presenta quozienti di approvazione bassissimi nei sondaggi.
FOTO - IL BLITZ FEMEN CONTRO LE PEN
Via: lastampa.it
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