Europei di calcio e criminalità, rischio aumento prostituzione minorile


L'allarme dell’Ecpat, l’End Child Prostitution Pornography and Trafficking internazionale: il campionato attira nei paesi organizzatori flotte di turisti con un fine ben diverso da quello della fede calcistica. Mesi fa denuncia delle femministe del gruppo Femen: in occasione del grande evento l'Ucraina «diventerà il bordello d’Europa»

Daniele Duso

prostituzione

MILANOEuropei di calcio, tra i rischi quello di un aumento della prostituzione minorile. Come sempre accade con eventi che smuovono grandi somme di denaro emerge il rischio che a sguazzarci sia la criminalità organizzata. Nei bilanci dei mercati sotterranei con le voci droga e scommesse, ci sarà di certo anche la prostituzione, soprattutto quella minorile. Ad esserne certo è l’Ecpat, l’End Child Prostitution Pornography and Trafficking internazionale. Il Campionato europeo che è partito ieri rischia di attirare nei paesi organizzatori flotte di turisti con un fine ben diverso da quello del sostegno della propria squadra del cuore. Non basta l’allarme lanciato mesi fa dalle femministe ucraine del gruppo Femen, secondo le quali il loro paese, in occasione degli Europei, «diventerà il bordello d’Europa». Per gli operatori sociali attenti a questi fenomeni è concreto il rischio di un aumento anche del turismo sessuale che coinvolge i minori. Vista la concomitanza tra l’evento sportivo e il periodo estivo (che vede di suo un aumento del turismo sessuale in alcune zone del paese e l’allentamento di un freno sociale come la scuola).

UCRAINA E POLONIA, DUE PAESI FRAGILI – Soprattutto per il fatto che Ucraina e Polonia, sul fronte sociale, sono paesi fragili, dove è facile trovare sesso a costi contenuti con ragazze che dichiarano un’età diversa da quella reale. Proteggere i bambini dal traffico e dal turismo sessuale, sostiene Ecpat Italia, replicando l’allarme lanciato a livello internazionale, diventa quindi la priorità. «Spesso i grandi eventi sportivi sono molto appetibili per la criminalità organizzata – spiega Marco Scarpati, presidente di Ecpat Italia –. Si mettono in moto traffici illegali, compresi quelli di esseri umani a scopi sessuali, per “accontentare” quella parte, crediamo minima, di tifosi che associa ad una vacanza sportiva delle esperienze hard. Noi vogliamo scoraggiare ogni malintenzionato e far sì che gli Europei rimangano una manifestazione a impatto zero sui bambini».

CENTINAIA DI VOLONTARI IN AZIONE – Gli allarmi, soprattutto dagli operatori locali, sono basati sulla considerazione che chi è solito prostituirsi in occasione di eventi importanti, come, in tal caso, gli Europei, ipotizza di  aumentare il proprio guadagno. Ipotesi che si tema possa diffondersi tra i giovanissimi, soprattutto tra coloro che vivono in condizioni sociali ed economiche difficili. L’Ecpat ucraino e polacco, in vista di Euro 2012, ha avviato da tempo una campagna di prevenzione e di sensibilizzazione coinvolgendo le scuole, e ha attivato 200 volontari per la distribuzione di 15mila volantini destinati agli stranieri negli aeroporti e nelle stazioni. A sostegno di tutte le iniziative l’Ucraina ha anche ideato uno slogan, seppur poco immediato: “I portieri difendono la propria porta. La legge protegge i bambini ucraini. Aiutaci a fermare lo sfruttamento dei bambini”. Le previsioni turistiche intanto prevedono che nelle otto città ospitanti di Ucraina e Polonia sono previsti almeno 1,4 milioni di spettatori.

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Via: ilvostro.it


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