Cinque attiviste dell’organizzazione Femen, a seno nudo e al grido di “l’aborto è sacro”, hanno affrontato questa notte il presidente della Conferenza Episcopale Spagnola, Antonio Maria Rouco Varela, mentre si recava in una parrocchia della capitale spagnola. Durante l’ingresso in chiesa, infatti, le cinque donne gli hanno lanciato delle mutandine macchiate di colore rosso, in segno di protesta.
SIGLA ‘FEMEN’ – Verso le otto di ieri pomeriggio, in una piccola strada di Madrid in cui si trova la parrocchia dei Santi Justo e Pastor, il massimo responsabile della Chiesa Cattolica in Spagna è sceso dall’auto ufficiale dirigendosi verso il tempio dove si accingeva a celebrare una messa. Immediatamente, le cinque attiviste sono corse verso l’arcivescovo con l’abituale topless con la scritta “Femen” e una croce capovolta. Con lo slogan “l’aborto è sacro”, con il pugno alzato e lanciandogli contro mutandine macchiate di rosso, hanno preso di petto Rouco Varela, che era scortato da diversi parroci. La situazione si è fatta più tesa quando una fedele ha aggredito una delle attiviste. A questo punto, il cardinale è finalmente entrato in chiesa, chiudendosi le porte alle spalle. Si è però udito anche qualche applauso per le attiviste da parte dei passanti che si trovavano nelle vicinanze.
CONTROVERSA RIFORMA SULL’ABORTO – Molte sono state le proteste da quando lo scorso 20 dicembre il ministro della Giustizia spagnolo, Alberto Ruiz Gallardòn, ha annunciato la nuova, e più restrittiva, riforma della legge sull’aborto. Non solo in Spagna, dove nel solo fine settimana circa 30mila persone si sono concentrate a Madrid per la difesa dei diritti delle donne, ma anche in Italia ci sono state manifestazioni di dissenso e proteste contro la nuova legislazione del Paese vicino. Ieri a Roma, davanti all’ambasciata spagnola di Piazza di Spagna, un buon numero di organizzazioni femminili hanno manifestato in solidarietà alle donne spagnole per la difesa di un aborto libero e sicuro, con lo slogan “io decido”. Ma anche a Napoli, Ferrara, Bologna o Genova, tra le altre città, si sono sviluppate iniziative simili.
Sandra Alvarez
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Via: wakeupnews.eu
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