Nel 2008 un gruppo di studentesse ucraine decise di protestare contro il turismo sessuale, i matrimoni combinati all'estero e la prostituzione mostrando al mondo i propri seni. Loro divennero famose in tutto il mondo e Femen, il loro movimento, divenne un fenomeno di politico.
Femen appartiene a quella insolita fenomenologia politica figlia della crisi delle istituzioni tradizionali. Niente partito, niente associazione, niente di niente che sembri convenzionale o conformista. Femen è il grido femminile delle ragazze, non soltanto ucraine, che si ribellano platealmente all'abuso del loro corpo e lo fanno usando proprio il loro corpo, anzi una delle parti più intime, come il seno.
Oggi Femen è oltre la protesta contro il sesso. E' anche un movimento che si batte per la democrazia, soprattutto in Ucraina, dove l'ex premier Yulia Tymoshenko è stata incarcerata per un presunto abuso di potere e che ora deve scontare una pena di sette anni.
Un'incursione rocambolesca di Femen è stato in Francia, per sbugiardare niente meno che Dominique Strauss-Kahn perchè noto frequentatore di bordelli. Ora a Kyiv sono in 300 le ragazze di Femen, di cui almeno 20 sono le attiviste topless.
La nobiltà delle battaglie di Femen è però adombrata dal loro altrettanto spregiudicato uso del corpo femminile e delle tette come arma politica. Vogliono proteggere la dignità della donna ma poi la esibiscono, la ostentano con la stessa violenza che subiscono. Da vittime a carnefici, questo passaggio rischia di essere troppo breve.
Via: affreschidigitali.blogosfere.it
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