I francesi sono scesi in piazza per protestare contro la legge che vorrebbe rendere legittimi i matrimoni gay e le adozioni richieste da coppie di persone dello stesso sesso. Proteste molto colorite fino ad arrivare a scontri tra cattolici e militanti Femen.
La manifestazione a Parigi non ci ha messo molto a degradare a vero e proprio scontro, quando i cattolici dell’istituto Civitas hanno aggredito delle ragazze ucraine, militanti del movimento femminista Femen che stavano protestando pacificamente. La giornalista Caroline Fourest, anche lei coinvolta nei pestaggi, ha raccontato “degli individui le hanno inseguite, erano scatenati. Le ragazze hanno preso botte e colpi in tutte le parti del corpo”.
Coloro che hanno subito i pestaggi insieme alle ragazze ucraine, tra cui giornalisti e fotografi , parlano di una trentina di aggressori tra i manifestanti cattolici, fermati poi dalla polizia. Dopo la seconda giornata di protesta per i cattolici contro la legge che renderebbe legittimo il matrimonio tra coppie omosessuali, protesta che si è svolta tra slogan del tipo “Sì alla famiglia, no all’omofollia”, il responsabile del gruppo cattolico Civitas ha dichiarato che l’omosessualità è una deviazione e in quanto tale va corretta e che la protesta serve per proteggere la famiglia. In tutta la Francia si sono svolte manifestazioni simili, dove è dovuta intervenire la polizia per impedire scontri tra manifestanti cattolici e gruppi a favore della legge sui matrimoni gay.
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