Nei sogni delle Femen per il 2014 c'è l'Italia. "Ci piacerebbe aprire una sede anche a Roma", dice Inna Shevchenko, 23enne leader del movimento di protesta femminista nato in Ucraina con manifestazioni shock di donne a seno nudo durante eventi pubblici ormai in tutta Europa, e non solo. La sede di Milano è stata un flop: subito dopo la prima manifestazione pubblica, ad aprile del 2013, le ragazze non hanno saputo gestire lo stress e hanno lasciato il gruppo.
L'ITALIA COME L'UCRAINA. La società italiana, sostiene la Shevchenko, è simile a quella Ucraina: patriarcale e sessista, anche se molti lo negano. "Abbiamo aperto sedi a Madrid e a Londra ma in Italia abbiamo molte difficoltà. Forse perché c'è il Papa o forse perché gli italiani hanno subìto il lavaggio del cervello dai media di Berlusconi. Silvio ha fottuto l'Italia", attacca.
L'ORGANIZZAZIONE A PARIGI. Nel quartier generale di Parigi, intanto, vive il nucleo organizzativo che pianifica con attenzione ogni iniziativa. E ci si occupa del reclutamento delle nuove leve, accertandosi innanzitutto che la ragazza possa psicologicamente essere in grado di sostenere situazioni difficili: "Una caratteristica fondamentale è avere nervi saldi: molte sono finite in carcere, altre molestate sia dalla polizia che dalla gente. Come leader, mi sento responsabile di quello che succede alle attiviste. E considerato che sono molto giovani, devo essere certa che siano pronte a subire le conseguenze delle loro azioni".
Via: cadoinpiedi.it
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