Nude contro la prostituzione: Femen, ora a Parigi dopo il tentato …

di Ilaria Caridi

In topless per i boulevards parigini hanno destato scalpore per l’ennesima volta le attiviste francesi ed ucraine del movimento Femen, il quale da martedì scorso ha acquisito un centro di formazione nel quartiere della Goutte d’or della capitale francese.

Il movimento è nato a Kyiv nel 2008 come protesta delle donne ucraine non solo al traffico di prostituzione, ma soprattutto alla legge del 2005 con cui lo stato ha smesso di chiedere visti a cittadini U.E. e U.S.A., spalancando le porte alle oltre 20 milioni di persone che ogni anno arrivano in Ucraina in cerca dell’ormai noto «bordello d’Europa».

Attivista del gruppo Femen mentre recide la croce con la motosega.

Giusto un mese fa le amazzoni del movimento avevano conquistato le prime pagine dei giornali per aver reciso con una motosega una croce alta un paio di metri in segno di solidarietà alle appena recluse Pussy Riot, le tre ragazze della band moscovita che hanno messo in scena un’esibizione contro Putin in una cattedrale. Distruggere la croce costruita in memoria alle vittime dello stalinismo è stato un gesto fortemente criticato da parte dei media perché lesivo dei sentimenti religiosi altrui, nonché causa di nocumento al monumento sacrale e luogo di culto.

Non meno eclatante è quanto avvenuto il 12 Maggio scorso quando le Femen hanno cercato di rubare la coppa degli europei 2012 che quest’anno si sono tenuti proprio in Polonia ed Ucraina. Il motivo? Come afferma l’eurodeputato Mikael Gustafsson «le grandi manifestazioni sportive attraggono molti uomini e l’industria del sesso a pagamento ne approfitta per aumentare il proprio giro d’affari durante queste occasioni».

La femminista Ucraina Inna Shevchenko protesta dicendo nudità è libertà

Il governo ucraino ha tentato con ogni mezzo di reprimere il fervore di queste giovani che, forse con metodi sbagliati, contestano le disparità tra uomo e donna nei paesi dell’est. Nel 2011 lo stato gli ha chiuso il gruppo su Facebook con cui organizzavano le manifestazioni mentre i servizi segreti le hanno perseguitate per mesi per spingerle a desistere. Ma nulla di tutto ciò è accaduto, anzi, il sostegno ricevuto da numerose donne di altri paesi le ha spinte ad espandere il loro raggio d’azione fino a costruire pochi giorni fa il centro di formazione a Parigi.

I metodi provocatori sono forse contestabili perché denunciano l’uso del corpo della donna come oggetto ma di sicuro, con le loro proteste, la prima cosa che salta agli occhi non è ciò che dicono ma come appaiono. Un’attivista ha però dichiarato al The Guardian: «Prima che protestassimo nessuno parlava di prostituzione e turismo sessuale in Ucraina ma adesso, tutti i media qui e all’estero mostrano che l’Ucraina non è la nazione delle prostitute ma quella delle ragazze nude che combattono prostituzione e turismo sessuale».

Via: giornaleilreferendum.com


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The mission of the "FEMEN" movement is to create the most favourable conditions for the young women to join up into a social group with the general idea of the mutual support and social responsibility, helping to reveal the talents of each member of the movement.

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