Le Femen e i valori che non ci sono più
Atti osceni davanti a San Pietro da 3 Femen, la polizia si limita ad allontanarle, e niente più...
QG.
22.00 - Femen, come recita Wikipedia, è un movimento femminista di protesta ucraino, fondato a Kyiv nel 2008 e, alla luce di certi ultimi fatti, basterebbe anche solo questo per renderci simpatico Putin, e tutto il movimento ucraino filo-russo.
Per chiarezza, non abbiamo niente contro le femministe anche estreme, pure se non condividiamo la loro ortodossia esasperata, l’uso del corpo per le pubbliche dimostrazioni e atteggiamenti a volte fastidiosi. Ma, altrettanto, non abbiamo grande simpatia nemmeno per Papa Bergoglio, che da nostro punto di vista appare troppo orientato verso certi “settori”, e piuttosto immemore rispetto a tanti altri che invece dovrebbero interessare a un Buon Pastore. Aggiungiamo, sempre per completezza, che non siamo nemmeno cattolici praticanti, ma questo non significa accettare una provocazione volgare e blasfema come quella che il 14 di novembre tre ragazze Femen hanno inscenato in Piazza San Pietro.
Esigiamo, e ribadiamo esigiamo, che il nostro Stato e la nostra religione siano rispettate! Che lo sia la nostra sensibilità. Anche se ci sono non credenti, il cristianesimo resta per noi e per loro parte della storia e della nostra tradizione. Compiere perciò atti osceni con un crocifisso, non potrebbe essere accettato se l’Italia, e l’Europa con essa, fossero ancora un faro di civiltà. Invece, siamo al crepuscolo. Morenti o già morti, incapaci di difendere i nostri valori, di rivendicarli, di proteggerli perché sono sì il nostro passato, ma anche la base su cui poggia il nostro futuro. In questa fase del nostro cammino, invece, siamo come l’Impero Romano d’Oriente nel suo momento peggiore, poco prima del crollo definitivo: immemori, imbelli, corrotti, decadenti, molli, istupiditi, traviati.
Irrecuperabili?
Siamo sull’orlo dell’abisso, ed è questo l’ultimo appello per tentare di risollevarci, ritrovare la nostra dignità, difendere la nostra tradizione, i valori, gli ideali che un tempo resero grande questa terra. Tornare ad essere padroni della nostra vita in casa nostra. Altrimenti, siamo perduti.
14.11.2014
Via: quotidianogiovanionline.it
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