LILLE, 10 FEBBRAIO 2015 - Dominique Strauss-Kahn, imputato in Francia per sfruttamento aggravato della prostituzione, nega le imputazioni a suo carico.
Rischierebbe fino 10 anni di carcere e una multa di un milione e mezzo di euro, Strauss-Kahn che sostiene la mendacia delle testimonianze, negando anche di essere a conoscenza della natura "professionale" delle donne, prostitute, con cui avrebbe avuto rapporti sessuali, affermando poi, innanzi alla corte, di "non aver commesso crimini, né delitti". L'imputazione a carico dell'ex direttore del Fondo Monetario Internazionale (Fmi) è di sfrutamento aggravato della prostituzione, per presunti incontri orgiastici verificatisi all'Hotel Carlton di Lille.
"Erano solo quattro incontri all'anno durante tre anni" avrebbe scritto in una lettera, letta in tribunale, ma quanto riportato dall'imputato contrasta notevolmente con le dichiarazioni delle donne, le quali si definiscono consenzienti per necessità monetaria contestando però la brutalità di quanto subito. Proprio sulle testimonianze di due partecipanti, ruota il processo contro il sessantacinquenne economista, che fermamente sostiene l'esagerazione dei pubblici ministeri in rapporto alla "frequenza" di tali accadimenti continuando a rifiutare l'appellativo di "organizzatore" degli stessi.
Per la pubblica accusa, invece, Strauss-Kahn non solo sarebbe stato determinante ma era, verosimilmente, il punto nevralgico dell'organizzazione, il "re della festa". Ad accoglierlo questa mattina, oltre fotografi e curiosi, c'erano anche le Femen. Alcune rappresentanti del gruppo "femminista", nella solita mise dénudé, con scritte sul torso, hanno tentato di gettarsi sull'automobile ospitante l'imputato al grido di "protettori clienti dichiarati colpevoli", la polizia, presa alla sprovvista, le ha bloccate, senza però riuscire ad impedire ad una manifestante di lanciarsi sul cofano dell'auto.
Fonte foto: theguardian.com
Ilary Tiralongo
Via: infooggi.it
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