Tunisia, Amina in tribunale accusa guardie: Maltrattano detenute
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Lunedì, 22 Luglio 2013 17:56
Tunisi (Tunisia), 22 lug. (LaPresse/AP) - Amina Sboui, l'attivista tunisina del gruppo femminista Femen, arrestata lo scorso 19 maggio in Tunisia e detenuta in attesa di processo, è comparsa in tribunale per nuove accuse che gli sono state rivolte. L'attivista è stata incriminata per "aver insultato una guardia carceraria nell'esercizio delle sue funzioni", dopo una lite. Amina ha dichiarato ai giudici della corte Msaken di essere solo intervenuta perchè le guardie carcerarie stavano picchiando un'altra detenuta. Secondo quanto riferito da Amina le detenute sono maltrattate dalle guardie del penitenziario. Il verdetto per queste nuove accuse è atteso per il prossimo 29 luglio. L'avvocato difensore di Amina, Radhia Nasraoui, ha detto che le accuse contro la sua cliente sono state fabbricate da coloro che sono dietro il maltrattamento dei prigionieri e ha chiesto che vengano licenziati. La donna è stata arrestata a maggio, per aver scritto la parola Femen sul muro di un cimitero della città di Kairouan e aver protestato in topless. È poi stata multata per essere stata in possesso di spray al peperoncino e sarà processata per il sospetto che appartenga a una organizzazione criminale, che abbia danneggiato la morale pubblica e dissacrato un cimitero. Se condannata, rischia otto anni di carcere.
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