Tunisia, cadono le accuse contro Amina ma la sua libertà è ancora a …

Libertà di espressione |

Sul gruppo Femen, una rete internazionale di attiviste che ha acquisito notorietà realizzando proteste a seno nudo, le opinioni variano. C’è chi ritiene che le loro iniziative contribuiscano a sollevare il tema della condizione delle donne in paesi in cui subiscono discriminazione e violenza. Dall’altro lato, non mancano coloro che considerano inutili o controproducenti le loro esibizioni.

Comunque la pensiate, spero conveniate sul fatto che Amina Sboui, alias Amina Tyler, l’attivista 18enne tunisina, sia al centro di una persecuzione giudiziaria di cui solo ora e solo parzialmente s’intravede la fine, in un paese dove i problemi sono ben altri.

Amina è stata rilasciata il 29 luglio, dopo aver trascorso oltre due mesi in carcere. Era stata arrestata il 19 maggio per aver scritto la parola Femen sul muro del cimitero di Kairouan, la città della Tunisia centrale in cui era in corso una manifestazione di estremisti salafiti.

Da lì in avanti è stato tutto un susseguirsi di accuse: dissacrazione di un cimitero, possesso di una bomboletta di spray al peperoncino (per cui il 30 maggio è stata condannata a una multa di 100 euro), appartenenza a organizzazione criminale, minaccia alla morale pubblica, diffamazione e offesa a un pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.

Via via le accuse sono state ritirate, anche se è possibile ancora un ricorso in appello contro il proscioglimento.  Di quella restante, della dissacrazione del cimitero, se ne riparlerà a metà agosto. I suoi avvocati sperano in una multa.

Amina è diventata famosa nel mondo per aver postato su Facebook una sua foto a seno nudo. Forse, se è solo questo che si ricorda di lei, c’è qualcosa che non va nella comunicazione del suo gruppo.

Comunque sia, ho preferito pubblicare una foto del suo volto e chiudere questo post con alcune sue parole scritte in carcere:

“Non ho paura. Se dovessero tenermi in carcere a lungo, non mi preoccupa. Sono dietro le sbarre ma mi sento più libera di tanta gente che sta fuori di qua�.

 

 


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Via: lepersoneeladignita.corriere.it


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The mission of the "FEMEN" movement is to create the most favourable conditions for the young women to join up into a social group with the general idea of the mutual support and social responsibility, helping to reveal the talents of each member of the movement.

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