(ANSA) - PARIGI - 'Se parlo e' per aiutare mia figlia':
Mounir Sboui, il padre di Amina, la giovane militante tunisina
del gruppo femminista Femen, ha parlato col quotidiano francese
Liberation. 'Mia figlia e' innocente', ha detto il padre, medico
di 50 anni della ragazza sotto processo per aver scritto la
parola 'Femen' sul muro di un cimitero. 'E' solo una ragazzina
che ha fatto un piccolo errore, di cui io stesso e la societa'
siamo responsabili'. L'uomo si dice 'fiero' della figlia, 'che
difende le sue idee'
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