KYIV 14 FEBBRAIO 2012- Il movimento femminista ucraino Femen, si è sempre contraddistinto per la sua originalità nelle sue manifestazioni pubbliche.
Qualche tempo fa almeno una ventina di attiviste protestarono, mezze nude, contro il turismo sessuale di cui erano vittima le donne ucraine, molestate, a loro dire, da turisti stranieri che le adescavano per strada offrendo loro soldi in cambio di prestazioni sessuali. In un occasione in particolare, attaccarono un turista turco, colpevole di importunare per strada alcune giovani donne, con proposte oscene.
Oggi alcune attiviste del movimento si sono presentate mezze nude, a -25 gradi, fuori i cancelli della sede centrale della Gazprom a Mosca. Hanno inalzato dei cartelli molto provcatori ai danni della Multinazionale russa:
"Gas racket", "Spegni la Gazprom", "Pidocchi puzzolenti", "Miller uguale Muller" (il primo amministratore delegato della società russa, il secondo capo delle Ss).
Intervistate da alcuni colleghi hanno spiegato la loro protesta definendola una manifestazione pacifica contro terrore del gas usato da Gazprom contro l'Ucraina in un periodo estremamente freddo. Esse chiedono alla multinazionale russa di rivedere i prezzi micidiali del metano russo come chiedono gli stessi leader politici ucraini da troppo tempo.
(Foto di Natalia Kalesnikova presa sul sito ir.com)
TAMMARO CASO
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