Monthly Archives: January 2015

Oberhausener Lichtburg-Kino widmet sich vier Tage den Frauen

Die Ursprünge der feministischen Gruppe Femen reichen bis ins Jahr 2000 zurück. Berühmtheit erlangte die ukrainische Protestbewegung wegen ihrer Aktionen mit nacktem Oberkörper. Bei den diesjährigen Frauenfilmtagen „Visuelle“ in der Lichtburg bietet der Film „Je suis Femen“ einen Blick hinter die Kulissen des Kampfs für eine freie Gesellschaft, aber auch den Alltag der Frauen.Von Donnerstag (29. Januar) bis Sonntag (1. Februar) werden im Filmpalast Frauenrollen an Hand von Filmen und Diskussionsrunden aus verschiedenen Blickwinkeln beleuchtet.Wichtige Themen ernsthaft, aber >>>

Bikinis and babas: the gender subtext of clichés about Ukraine

The writer and translator Keith Gessen wrote last year of how western coverage of his country of birth, Russia, was refracted through the distorted prism of the west’s own obsessions in the 2000s and 2010s.  While self-identifying ‘left-wing’ writers in the west like Seumas Milne fall into the same trap as Living Marxism magazine and Harold Pinter did over Milosevic in the 1990s –an intellectually infantile apologising for an authoritarian leader just because the leader in question is “a counter-weight to the west” – Gessen pinpointed a more subtle cultural trend >>>

Puoi essere femminista e posare nuda, dicono gli uomini – West

È possibile per una donna essere femminista e posare in topless per giornali e TV? Un dibattito battezzato dalle Femen, appena riaperto da un sondaggio YouGov. Che ha chiesto agli inglesi di “mettersi a nudo” sulla spinosa questione, rivelando il proprio parere. Aperti di vedute gli uomini. Che, stando agli esiti del survey, hanno dato il loro benestare nel 63% dei casi. Più divise, invece, le donne. Fiduciose nel femminismo delle donne a seni scoperti solo nel 40%. Diametralmente contrarie nel 38%. Quali ragioni si celano dietro questo ennesimo “gender divide”? A rendere >>>

‘Il mio corpo mi appartiene’: Amina, una ribelle per la libertà

L'idealismo ribelle al tempo di Facebook entra nella storia ai primi di marzo del 2013 quando Amina Sboui, liceale tunisina diciottenne, posta una foto a seno nudo con la scritta, in arabo, Il mio corpo mi appartiene. Mentre il messaggio fa il giro del mondo, scoperchiando fragorosamente un tabù del mondo islamico, un uragano investe la sua vita. Il memoriale di Amina, pubblicato nel 2014 a Parigi con la collaborazione di Caroline Glorion, esce ora in Italia in un momento storico particolarmente drammatico.Il >>>

Attivista Femen tedesca inneggia al massacro di Dresda

Berlino 24 gen – La storia si ripete. Molto spesso – come diceva Marx – sotto forma di farsa. Dopo circa un anno, infatti, le Femen replicano il loro gesto eclatante in occasione dell’anniversario del bombardamento di Dresda, allorché il collettivo antifascista aveva glorificato “Bomber Harris”, responsabile del massacro di centinaia di migliaia di civili inermi. Autrice del gesto è ancora una volta tale Mercedes Reichstein, attivista 23enne delle Femen nonché esponente del Partito Pirata tedesco.Un tweet della Reichstein, postato giorni fa sul suo profilo e rilanciato recentemente >>>

Attivista Femen tedesca inneggia a “Bomber Harris” e al massacro …

Berlino 24 gen – La storia si ripete. Molto spesso – come diceva Marx – sotto forma di farsa. Dopo circa un anno, infatti, le Femen replicano il loro gesto eclatante in occasione dell’anniversario del bombardamento di Dresda, allorché il collettivo antifascista aveva glorificato “Bomber Harris”, responsabile del massacro di centinaia di migliaia di civili inermi. Autrice del gesto è ancora una volta tale Mercedes Reichstein, attivista 23enne delle Femen nonché esponente del Partito Pirata tedesco. Un tweet della Reichstein, postato giorni fa sul suo profilo e rilanciato >>>

"Così Amina Sboui è entrata nel mio obiettivo"

di Laura Cervellione 23 gennaio 2015Sarà che l'impatto politico-sociale delle Femen è tutto giocato sulla forza dell'immagine, ma Amina Sboui forse non sarebbe stata altrettanto esplosiva senza i fotografi che l'hanno seguita e immortalata nei momenti cruciali, unendosi materialmente alla sua battaglia. La fotoreporter di Ivrea Cristina Mastrandrea, diplomata all'Istituto superiore di fotografia di Roma e collaboratrice freelance per varie testate - Rainews, D di Repubblica, il Manifesto -, attiva su vari fronti di lotte di liberazione femminile, dalla Palestina al Messico, ha seguito da vicino >>>

Femen-Protest in Davos: Bloße Brüste für mehr Frauen in der Wirtschaft

Wenn die Mächtigen in Davos tagen, sind Proteste am Rande des Weltwirtschaftsgipfels an der Tagesordnung. Für mehr Frauen in der Wirtschaft hat sich eine Femen-Aktivistin am Donnerstag barbusig im Schnee stark gemacht. 11 Bilder "No penis - no money?" hat sich eine Femen-Aktivistin auf den nackten Oberkörper gemalt. Die Frau protestierte am Donnerstag aus Anlass des Weltwirtschaftsgipfels in Davos.Foto: dpa Davos - Drinnen geht es um die Weltwirtschaft, draußen um die Rechte der Frauen: Während Bundeskanzlerin Angela Merkel und Wirtschaftsminister Sigmar >>>