(ANSAmed) - TUNISI, 18 GIU - La famiglia di Amina Sboui, la ragazza tunisina in stato di detenzione per condotta immorale e per la cui liberazione si è schierato il movimento Femen, ha chiesto la scarcerazione delle tre ragazze arrestate per avere manifestato a seno nudo a favore delle liceale. A farsi portavoce della richiesta è stato lo zio di Amina, il dottor Sami Sboui, conosciuto ricercatore scientifico tunisino, che in una lettera aperta ha chiesto ai presidenti della Repubblica, dell'Assemblea Costituente e del Consiglio, di intervenire per "rendere giustizia a Pauline, >>>

Pubblicato il 18 giugno 2013 11.39 | Ultimo aggiornamento: 18 giugno 2013 11.40<!-- | di lbriotti --> KYIV (UCRAINA) – Il discusso presidente della Bielorussia Alexander Lukashenko arriva in vistia a kyiv in Ucraina e le Femen scendono in piazza per la loro consueta protesta in topless. Tre militanti del movimento femminista sono state fermate dalla polizia mentre gridavano ‘viva la Bielorussia, dittatore vattene!” >>>

<!-- -->Mentre ancora si attende la fissazione del processo delle accuse contro Amina, un’altra vicenda di repressione del dissenso giovanile e di dibattito sui confini della libertà d’espressione scuote la Tunisia. E’ il caso Weld el 15, che sta incontrando nella rete e nella società tunisine molta più solidarietà rispetto alla controversa provocazione delle Femen. Due anni di prigione senza sospensione condizionale per “oltraggio alla polizia” e “complotto finalizzato alla violenza contro pubblici ufficiali”: questa la condanna inflitta il 13 giugno 2013 dal tribunale >>>

Pubblicato il 14 giugno 2013 18.56 | Ultimo aggiornamento: 14 giugno 2013 19.00<!-- | di lbriotti --> BERLINO – Nuovo blitz delle Femen, il movimento femminista nato in Ucraina che ora conta decine di simpatizzanti in tutta Europa. Questa volta, le attiviste si sono spogliate ad un evento organizzato a Berlino dall’Alleanza dei produttori tedeschi a cui ha partecipato anche la Cancelliera Angela Merkel. Quattro >>>

Le attiviste del movimento Femen hanno organizzato l'azione durante un avvenimento con la partecipazione della Cancelliera tedesca Angela Merkel. Quattro ragazze si sono spogliate fino alla cintola e hanno gridare slogan “Liberate le Femen” quando Merkel è giunta al ricevimento, organizzato dall'Alleanza dei produttori tedeschi.

La guardia ha fatto uscire le attiviste dal territorio dove si teneva l'evento pubblico.

Le componenti di Femen sono così intervenute a sostengo delle colleghe tunisine, condannate a 4 mesi di carcere.

Via: italian.ruvr.ru

Non tira un’aria buona, per chi dissente esplicitamente contro lo strapotere delle religioni e per chi reclama diritti e libertà. O, molto più semplicemente, viene negato il diritto di non subire discriminazioni sulla base del confessionalismo. In Russia come in Turchia e in Tunisia. Nella Russia di Vladimir Putin è stata approvata dalla Duma la legge che criminalizza la “propaganda” gay verso i minori: in pratica, anche la semplice manifestazione di omosessualità in pubblico e la rivendicazione di diritti può potenzialmente finire sotto la scure della >>>

In Tunisia, un tribunale ha condannato tre attiviste FEMEN a 4 mesi e un giorno di prigione perché avevano mostrato il seno in pubblico.  Le tre donne sono state riconosciute colpevoli di aggressione indecente e immorale.  Sono state anche accusate di incitamento alla depravazione, queste tre giovani europee, due francesi e una tedesca.  Le tre erano state arrestate mentre protestavano fuori dal tribunale di Tunisi, chiedendo il rilascio di una femminista tunisina che si trova in carcere dal 19 maggio scorso.   L’attivista era stata arrestata perché aveva mostrato su internet un video >>>

Quattro mesi e un giorno di prigione. Questa la condanna per le tre militanti europee del gruppo Femen disposta ieri dal tribunale di Tunisi al termine del processo intentato contro le attiviste per aver manifestato a seno nudo, il 29 maggio scorso, a sostegno di Amina Sboui, la ragazza tunisina poco più che maggiorenne (attivista a sua volta del gruppo Femen-Tunisia) condannata al carcere per >>>

Quattro mesi e un giorno di prigione. Questa la condanna per le tre militanti europee del gruppo Femen disposta ieri dal tribunale di Tunisi al termine del processo intentato contro le attiviste per aver manifestato a seno nudo, il 29 maggio scorso, a sostegno di Amina Sboui, la ragazza tunisina poco più che maggiorenne (attivista a sua volta del gruppo Femen-Tunisia) condannata al carcere per >>>

Afp Questo articolo è stato pubblicato sul "Sole 24 Ore" del 7 giugno 2013 Femen, femmina, ha scritto Amina sul muretto del cimitero di Qairawan, appena qualche metro più lontano da quella che fu la moschea più venerata dai musulmani. E non sorprende il perché: eretta nel VII secolo dal leggendario conquistatore arabo Uqba ibn Nafi è una delle più antiche moschee islamiche. Oggi però, >>>