NAPOLI - Le Femen in salsa napoletana hanno il corpo e gli slogan di Giusy Cristiano, studentessa di psicologia, showgirl, 28 anni, cui è balenata in testa un’idea esclamativa: «Io non voto!!!». E per convincere i compaesani a disertare le urne domenica prossima si spoglia restando seminuda sui manifesti che fa circolare in rete e sui muri cittadini.

Con le colleghe ribelli ucraine ha in comune però giusto il topless. Rispetto all’attivismo politico a tutti gli effetti delle Femen, Giusy non è andata a profanare alcuna basilica né si è denudata in un corteo per i diritti civili. Ha più sbrigativamente, e più furbescamente, optato per non scontentare nessuno: chi non vota ha sempre ragione e sempre torto. Le «location» prescelte per la campagna sono Facebook e il bagno di casa sua. Da lì ha inoltrato un foto-messaggio. La scritta col rossetto, «Io non voto» con tre esclamativi è griffata sulle mattonelle della toilette. Lei si erge accanto al proclama, tatuata e seminuda, giovane psicologa amazzone, corifea del non voto come fu, che paragone astrale, Aldo Masullo dieci anni fa per le comunali del Iervolino bis.

«Questa volta - sostiene Giusy in un comunicato - non credo nel dovere civico, più politica per le donne e con le donne. Perché ci dobbiamo spogliare tutti. Il mio corpo nudo è ribellione. Dobbiamo combattere perché queste stato di cose deve essere superato».

Poi, da ex simpatizzante di centrodestra, propugna senza volerlo la dittatura del proletariato di sovietica memoria: «Il popolo deve decidere per tutti. Un popolo spogliato dalla paura di dire “io ci sono”: sarebbe interessante vedere cosa potrebbe accadere...». La democrazia di Full Monty.

Via: corrieredelmezzogiorno.corriere.it

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