Roma, mondo in attesa In piazza il blitz Femen

ROMA Mille uomini in campo per la sicurezza, strutture di accoglienza a pieno regime, trasporti aumentati e maxischermi installati. Roma è pronta all' invasione di fedeli che già da ieri, primo giorno di conclave, stanno affollando piazza San Pietro in vista dell'elezione del nuovo Papa. Nel complesso si attende un flusso di almeno 150 mila fedeli. A presidiare la zona e la città ci sono agenti in divisa e funzionari in borghese, poliziotti, uomini dei servizi affiancati da 600 volontari della protezione civile e 300 vigili in più. Il dispositivo di sicurezza messo in campo dal questore di Roma prevede un monitoraggio continuo di piazza San Pietro, non solo durante il conclave ma anche in vista dell'intronizzazione del nuovo Pontefice con l'arrivo in Italia di numerosi capi di Stato stranieri. Le forze dell'ordine scortano anche i cardinali non elettori. Assicura il questore Della Rocca: «Non vogliamo blindare la piazza e la città, ma le misure saranno molto attente. Nessun timore, ma la guardia resta alta perchè l'evento è di portata mondiale». FEMEN IN PIAZZA. Un primo problema c'è stato già ieri sera quando nella piazza che attendeva la prima fumata hanno fatto la loro incursione le femministe del gruppo «Femen». Due giovani donne si sono messe a urlare slogan contro la Chiesa e il Papa, mettendosi a seno nudo. Una aveva in mano un fumogeno rosso e si è messa a camminare e a urlare davanti alla transenna che separa piazza Pio XI da piazza San Pietro. Sul corpo una grande scritta nera: «Pope non more». Immediato l'intervento delle forze di sicurezza: le due donne sono state subito bloccate, coperte e letteralmente prelevata da agenti di polizia italiana per essere portata via. Nella concitazione del momento un agente è scivolato, riportando alcune contusioni. Non è la prima volta che il gruppo di protesta si manifesta in piazza San Pietro: anche recentemente, il 13 gennaio, si sono spogliate in piazza durante l'Angelus del Papa e sono rimaste a seno nudo, al grido di «Omofobo, taci!» rivolto a Benedetto XVI. Le sexy-attiviste di Femen, organizzazione diventata famosa a livello internazionale per le manifestazioni in topless a favore dei diritti delle donne, avevano già provato a spogliarsi durante l'Angelus il 6 novembre 2011, ma erano state fermate prima di arrivare a piazza san Pietro. L'ATTESA DI ROMA. Il Conclave avrà ripercussioni anche sulla quotidianità dei romani, con il sindaco Alemanno che sollecita i cittadini ad essere pazienti. «Roma è anche questo, è importante nel mondo perchè contiene anche questi eventi e se avremo dei disagi dobbiamo fare in modo di cooperare per rendere più accogliente la città minimizzando le difficoltà». Il sindaco è comunque sicuro che la Capitale sopporterà bene l'evento: «La città è pronta, siamo in campo e la cabina di regia sta funzionando». Ma nello stesso tempo Alemanno rilancia un appello al governo: «Abbiamo fatto tutto quello che dovevamo ma rimane il problema delle risorse che non arrivano. Sollecito ancora una volta il governo perchè questo è un evento che non riguarda solo Roma ma tutta l'Italia».

Via: bresciaoggi.it


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